Una delle vittime della censura cinese potrebbe essere Microsoft: da inizio mese ormai il servizio Hotmail risulta irraggiungibile dagli utenti in possesso della casella di posta, il che sta comportando vasti disagi, un certo vantaggio strategico alla concorrenza e sicuramente poco favore al cospetto del gruppo di Redmond.
Microsoft nicchia diplomaticamente e spiega di non conoscere i motivi del blocco. Le autorità cinesi, per contro, tacciono e fanno sapere solo di non essere al corrente della cosa. Problemi similari sono già stati registrati in passato e nel caso specifico a soffrire del blocco è anche il neonato Windows Live Mail. In attesa di novità e di dichiarazioni ufficiali sul problema, la situazione rimane congelata.
Nei giorni scorsi Yahoo era intervenuta a favore di Microsoft chiedendo alle autorità americane di far pressione affinchè la censura cinese potesse alleggerire la propria mano: la stessa Yahoo è stata più volte coinvolta in problemi similari in passato e la situazione rischia di farsi pesante per le aziende occidentali che decidono di investire oltre la muraglia. Terry Semel, CEO Yahoo, in una recente intervista ha spiegato di essere costretto ad offrire collaborazione agli inquirenti cinesi e il suo non è certo il solo gruppo a seguire le indicazioni del governo cinese
Nel contempo, però, il mercato cinese fa gola: Microsoft non ha posto eccessiva resistenza al blocco verificatosi (è difficilmente calcolabile il danno dovuto ad oltre 10 giorni di stop) e Yahoo China ha approfittato dei problemi di Hotmail per elevare a 3Gb la capienza delle caselle di posta offerte nel paese orientale.