Un accordo siglato tra le parti ufficializza l’entrata della tecnologia Blinkx nel motore di ricerca Lycos. I 25 milioni di utenti del motore potranno osa fruire di un sistema che promette maggiori performance rispetto ai tradizionali sistemi di ricerca video in quanto sfrutta sistemi diversi di categorizzazione («speech and pattern recognition technologies») al di fuori dei semplici “metadata”.
L’obiettivo di Lycos è quello di estendere la propria copertura su vari tipi di file multimediali, partendo dai video ed arrivando fino alla musica. Per voce del Chief Operating Officer Brian Kalinowski, inoltre, il gruppo saluta definitivamente il web 1.0 per gettarsi «con aggressività» nella nuova internet che va emergendo. Va segnalato come un accordo simile sia stato siglato negli ultimi giorni da Sony con l’acquisizione di Grouper per 65 milioni di dollari.
Gli introiti risultanti dal matrimonio tra Lycos e Blinkx saranno generati in parte dalla pubblicità ed in parte dal pay-to-download: per questo motivo nuovi contenuti verranno presto acquisiti per rendere goloso il sistema ad una utenza interessata principalmente al prodotto, con un mercato che (anche alla luce della crescente concorrenza nel settore) si promette particolarmente remunerativo per i prossimi anni.