Ci sono ricerche in grado di dimostrare come l’attività videoludica sia in grado di migliorare la reattività e le performance intellettive. C’è chi sostiene esattamente il contrario. Quel che è certo è che la prossima Sony Playstation 3 darà una mano alla comunità scientifica per sconfiggere l’Alzheimer, ed in questo caso trattasi però non di un gioco ma di una cosa molto seria.
Folding @ Home
Tutto gira attorno al nome “Folding@Home“, così spiegato sul sito ufficiale: «Folding@Home è un progetto computazionale distribuito per lo studio degli avvolgimenti, delle dissociazioni ed aggregazioni delle proteine e delle loro relative incidenze sulle malattie. Usiamo algoritmi computazionali avanzati diffusi su larga scala per simulare comportamenti biochimici delle proteine calcolati su tempi migliaia di volte più estesi di quelli considerati in passato. Questo ci ha consentito di simulare la concatenzazione delle proteine per la prima volta e adesso ci permette di studiare le malattie legate alle mutazioni in questo processo biologico fondamentale».
Come per altri progetti di calcolo distribuito (tra i quali il noto seti@home), anche folding@home sfrutta le capacità di calcolo lasciate in disuso sui pc casalinghi per andare a ricreare una potenza di calcolo pari a quella di un supercomputer. Ora il proprio contributo al progetto potrà essere offerto anche usando la nuova Playstation 3, con Sony che si aggiunge a nomi quali Google, Apple, Dell o Intel («Intel philantropic peer-to-peer program») nel supporto all’idea.
L’Alzheimer è solo una delle problematiche affrontate da Folding@home. Il progetto studia infatti tutte quelle dinamiche coinvolte anche nel Parkinson, nel morbo della Mucca Pazza, nella Corea di Huntington, carcinomi ed altri tipi di patologia. Secondo il sito del progetto a partire dall’Ottobre del 2000 già oltre 1 milione di processori hanno collaborato: «altri calcolatori potrebbero aumentare il potere di elaborazione consentendoci di risolvere dei problemi più complessi e di ultimare le ricerche in corso in maniera più veloce e precisa». E’ stato valutato che 10.000 macchine possano, grazie al grid computing, effettuare mille trilioni di calcoli in un solo secondo: l’apporto delle Playstation, dunque, sarà oltremodo utile ad un’opera che, una volta commisurata alle potenze di calcolo disponibili nei supercomputer in dotazione alla ricerca scientifica, appare tutt’altro che non un semplice “gioco da ragazzi”.