Mal comune, mezzo gaudio: sono passate poche ore da quando il mondo Apple poteva deridere il DRM Microsoft e la sua caduta sul FairUse4WM, che l’ironia può subito partire al contrario: QTFairUse è il nome su cui inciampa il DRM Apple, ed a sorridere è soprattutto chi crede nel non-DRM e nella libertà di utilizzo dei file acquistati.
Ad aggirare le protezioni Apple è lo stesso tool nato dalla mente di DVD John ed evoluto in passato in un continuo inseguimento delle tecnologie di Digital Right Management via via imposte da iTunes ai brani messi in commercio. Con il nuovo QTFairUse 6 i file acquistati dal music store Apple (AAC) possono dunque ora essere liberati di vincoli ed utilizzati conseguentemente su qualsiasi player (e non limitati al solo iPod).
L’autore del tool spiega che è stata utilizzata ancora una volta una tecnica di reverse-engineer, il tutto sullo stampo di quanto già messo in opera in precedenza dal progetto HYMN (Hear Your Music aNywhere). Paradossalmente, dunque, in queste ore qualunque file acquistato online (tanto con DRM Apple quanto con DRM Microsoft) è virtualmente libero di vincoli in quanto esiste tanto per un sistema quanto per l’altro un metodo per svincolare il file da ogni protezione.
L’impatto reale sul mercato dei due crack sarà presumibilmente molto basso in quanto sono presto attesi nuovi DRM da entrambe le parti e l’utenza non ha il tempo materiale per informarsi ed adottare quanto necessario per aprire i propri file. La lezione, però si ripete: per ogni lucchetto c’è una chiave, e per l’apertura è solo questione di tempo. Microsoft nel frattempo ha confermato l’esistenza e la funzionalità di FairUse4WM e, pur non affrontando argomentazioni legali, ha promesso indagini sul caso per mettere quanto prima a disposizione un nuovo lucchetto ai propri file ed a quelli dei music store affiliati.