Windows Vista è confermato a Gennaio anche in Europa. La notizia non può però ancora avere i crismi dell’ufficialità in quanto il braccio di ferro con la Commissione Europea si protrae di giorno in giorno ed anche oggi ha vissuto l’ennesima puntata. Questa volta tocca a Microsoft ribattere dopo che dalla Commissione è arrivata la richiesta ad una assunzione di responsabilità da parte del gruppo monopolista: «il lancio di Vista, per quanto ci riguarda, resta in programma. Tuttavia non abbiamo ricevuto chiarimenti in merito da parte della Commissione riguardo le loro preoccupazioni […] Non dire nulla crea una certa atmosfera. Sollecitiamo la Commissione ad esprime presto piuttosto che tardi le sue preoccupazioni».
Se il punto di vista della Commissione non verrà chiarito subito, lascia intendere Microsoft, il rinvio della distribuzione del prodotto sarà inevitabile: le conseguenze economiche e legali saranno una logica appendice al tutto. Lo scontro è iniziato sul Media Player, si è spostato sulla ricerca con Windows Vista ed ora è incentrato sulle opportunità di difesa dalle minacce di virus sul sistema operativo. Secondo Microsoft la Commissione non avrebbe ancora espresso nel merito le proprie preoccupazioni ed il gruppo non saprebbe dunque come eventualmente intervenire sul prodotto. Viceversa la Commissione delega a Microsoft ogni deduzione, evitando precisazioni pubbliche e chiedendo semplicemente il rispettto delle norme antitrust dell’UE.
Le scaramucce per mezzo stampa hanno contraddistinto la battaglia tra le parti fin dall’inizio e le dichiarazioni di questi giorni confermano il clima di tensione ancora in atto tra il gruppo di Redmond e le istituzioni del vecchio continente.