Il successo di YouTube ha a lungo andare catalizzato reazioni contrastanti: l’enorme mole di traffico raccolta, infatti, identifica una potenziale vena d’oro ancora tutta da scavare e le major vi hanno già messo gli occhi sopra pur con modalità differenti. E non ci sono solo le major, visto che già Murdoch ha strizzato l’occhiolino al settore mandando avanti gli emissari di MySpace.
Da una parte v’è Universal, che ha pensato di procedere con una denuncia legale per costringere il servizio (così come MySpace) a riparare la violazione del copyright prodotta dagli utenti con i loro filmati. La denuncia ha il fine di creare per Universal una nuova fonte di entrata capitalizzando con una sorta di concordato la mole di musica ed immagini “rubate” da milioni di file su cui è impossibile formalizzare una qualche forma di controllo.
Reazione uguale e contraria è quella di Warner Music, gruppo che ha deciso di scendere a patti con YouTube per dar vita ad un sistema “win-win” che avvicina in parte il servizio a Google Video. YouTube, infatti, metterà a disposizione video relativi ad artisti quali Red Hot Chili Peppers, Madonna o Sean Paul condividendo con Warner gli introiti derivanti dagli spazi pubblicitari gestiti. Non solo: la parte più importante dell’accordo è relativa propriamente ai filmati degli utenti, i quali potranno ora sentirsi liberi di adoperare la produzione Warner Music come colonna sonora delle proprie creazioni. La condivisione degli introiti pubblicitari con Warner avverrà anche sui video ospitanti colonna sonora accreditata alla Warner stessa. L’accordo sarà attuativo fin dai prossimi mesi con condivisione degli introiti fattiva già entro la fine dell’anno.
Trattasi di una firma in grado di cambiare le sorti del servizio. Nel momento in cui le major dovessero cogliere l’opportunità offrendo a YouTube ulteriori accordi di questo tipo, per il servizio si aprirebbero importanti margini di crescita con la sicurezza di non avere guai giudiziari per quanto portato a compimento dalla propria utenza. Il successo ottenuto in poco tempo sarebbe così consolidato e YouTube diverrebbe una realtà che dimentica la precarietà del passato per proiettarsi a pieno diritto tra le star del web. Le major, per contro, ottengono con una sola firma un immenso bacino d’utenza e vanno a monetizzare un movimento che, probabilmente, era ormai impossibile da arrestare.