eBay ha chiuso il proprio trimestre fiscale con un guadagno netto di 280.9 milioni di dollari (20 centesimi per ogni azione), ovvero il 10% oltre il risultato del trimestre precedente quando gli introiti si erano fermati a 254.97 milioni (18 centesimi per azione). Il dato riflette la crescita registrata non solo dal bazar, ma anche quella delle controllate PayPal (350 milioni di introito con un trimestre a +41% rispetto ad un anno prima) e Skype (50 milioni di introito, il 13% in più rispetto al trimestre precedente con un totale dichiarato di 136 milioni di utenti).
Durante l’ultimo trimestre eBay avrebbe inoltre portato a termine il riacquisto del primo 30% delle proprie azioni (2 milioni di dollari di buyback previsto in 2 anni) spiegando come voglia approfittare della valutazione del titolo in un momento di relativa difficoltà nella convinzione di buone opportunità di crescita per il futuro. Gli analisti continuano a dividersi sul gruppo: ottime potenzialità, crescita in rallentamento, asset non ben amalgamati, cifre che rimangono imponenti: i dati relativi ad eBay rimangono poco lineari e l’opinione comune è positiva solo per il lungo periodo, ove PayPal e Skype potranno e dovranno imporre la propria presenza facendo forza sugli investimenti promozionali che il gruppo sta portando a termine oggi.
Il titolo eBay è sceso di 29 centesimi durante l’ultima seduta a Wall Street per poi recuperare 61 centesimi (+2.14%) nel mercato after-hour. Tale crescita necessita però di conferme durante la seduta a venire, quando i dati verranno riletti a bocce ferme e gli analisti potranno valutare le analisi che del gruppo sta fornendo il CEO Meg Whitman (da cui arriva innanzitutto la smentita circa le voci di un possibile pasos indietro di eBay sul mercato cinese).