C’è tutto un mondo che ruota attorno al PatchGuard di Windows Vista. Da una parte ci sono i gruppi che a causa di questo sistema rischiano di perdere buona parte del proprio appeal presso l’utenza; dall’altra ci sono i partner commerciali Microsoft, disposti a difendere il gruppo per il bene della causa comune. Da una parte McAfee e Symantec, i grandi accusatori. Dall’altra Sophos e Kaspersky, gli avvocati difensori. In mezzo Microsoft ed il suo OneNote, Bill Gates ed il suo Windows Vista.
Negli ultimi giorni era stata Sophos a gettare nuova benzina sul fuoco: in una intervista l’analista Ron O’Brien spiegava che Sophos non teme PatchGuard e che il gruppo è di opinione assolutamente opposta a quella dei grandi accusatori di Microsoft. Semplicemente, secondo O’Brian, McAfee e Symantec si sono fatte trovare impreparate all’appuntamento con Windows Vista ed ora temono di pagar pegno. Non solo: Sophos va anche contro le ritrosìe espresse da Gartner e predispone nella propria offerta anche tutto quanto necessario per la versione da 64bit.
McAfee interviene in tackle e non lascia spazio al contropiede: «È cruciale che i lettori comprendano la differenza tra McAfee e quelle società che sono focalizzate unicamente sul software anti-virus. I vendor di prodotti singoli, come Sophos, certamente possono non avere nessuna difficoltà con Microsoft. Tuttavia, per un fornitore indirizzato al security risk management come McAfee, che offre ai propri clienti una protezione di sicurezza globale, il completo e libero accesso al kernel è vitale se vogliamo proteggere gli utenti allo stesso modo in cui sono attualmente protetti con XP» (Siobhan MacDermott, Vice President Worldwide Corporate Communications McAfee).
Continua il comunicato diramato dall’azienda: «per anni, gli sviluppatori indipendenti in ambito sicurezza hanno collaborato con Microsoft per assicurare che gli utenti avessero l’ambiente informatico più sicuro. Tuttavia, tutto sembra essere cambiato con Vista, dal momento che Microsoft sta negando alle società che si occupano di sicurezza di accedere alla tecnologia che è alla base di Vista. Questa logica errata di Microsoft otterrà l’unico risultato di rendere i computer più vulnerabili ai virus e ad altri attacchi per il fatto che noi non saremo in grado di accedere e monitorare il kernel, cosa che ci consentirebbe di fornire sicurezza al livello del sistema operativo. Per proteggere gli utenti dai malintenzionati, non bloccate i benintenzionati. La sicurezza di Internet è interesse di tutti, e noi speriamo che Microsoft ritorni a quell’approccio collaborativo che tanto ha giovato agli utenti i passato».