Google si è portato già avanti nei numeri grazie ad un esordio che ha spiazzato tutti stupendo le masse: Google Earth è stato il primo software ad offrire un servizio di mappe tanto sofisticato a livello mondiale, ma ora che Microsoft ha intuito il potenziale del progetto tutto è rimesso in discussione. Nella notte a Redmond è stato infatti presentato Microsoft Virtual Earth 3D, un sistema di mappe che, pur non offrendo al momento la stessa copertura di Google Earth, ne supera di gran lunga le capacità nella visualizzazione di talune città statunitensi e nelle promesse di lungo periodo.
Microsoft Virtual Earth 3D ha un primo punto di vantaggio nella possibilità di essere visualizzato senza alcun download preventivo: il servizio è completamente web-based ed è sufficientemente avere una versione compatibile di Internet Explorer (unico browser supportato al momento) per poter iniziare a visualizzare il regno 3D offerto. Google Earth, viceversa, va scaricato ed installato, il che ribalta in un certo senso i ruoli tra Google e Microsoft rispetto alle precedenti esperienze in ambito software-as-a-service. Google asserisce ad oggi di aver distribuito 100 milioni di copie del proprio Google Earth, ma ora la sfida diviene giocoforza serrata nonostante il confronto diretto dei numeri non potrà essere effettuato.
Microsoft Virtual Earth 3D ha un secondo punto di vantaggio nelle capacità di visualizzazione delle mappe. A differenza di Google, innanzitutto, il servizio mappale e quello del “volo” virtuale sulle zone prescelte vengono fusi in una interfaccia sola (Google offre separatamente Google Maps e Google Earth) e la visualizzazione dall’alto, soprattutto, rappresenta la vera punta di diamante del servizio presentato da Microsoft. Scaricando un apposito plugin è possibile infatti accedere alla visualizzazione 3D, il che trasforma la visualizzazione “bird-eye” in un vero e proprio volo tra edifici tridimensionali con una esperienza immersiva che ha poco a che vedere con le opportunità finora offerte dal già stupefacente Google Earth.
Fig 1. In volo con Virtual Earth su Seattle (by CNet)
La visualizzazione 3D è al momento limitata a 15 città degli States, tra le quali Los Angeles, Philadelphia, Seattle, Dallas, San Francisco e Las Vegas. Il servizio offre indicazioni e ricerca locale, nonchè informazioni sul traffico come già annunciato e dimostrato in passato. Al di fuori degli Stati Uniti Google Earth ha al momento immagini con maggior dettaglio, ma è a questo punto ipotizzabile un prossimo sforzo da parte di Redmond per coprire anche quest’ultimo gap e puntare a surclassare il rivale in un ambito inventato proprio a Mountain View.
Il fatto che Microsoft scommetta tanto sul progetto Virtual Earth 3D ha motivazioni lampanti fin dal primo giorno: le mappe sono infatti già dotate di funzionalità pubblicitarie (fig.1) tali per cui è possibile posizionare uno spazio virtuale all’interno degli spazi rappresentati nelle mappe, cogliendo così l’attenzione di quanti stanno effettuando ricerche sulla zona e potendo di conseguenza avere un target molto affinato con eventuali informazioni aggiuntive derivate dalla query composta per la ricerca.
Fig 2. Call for free su Virtual Earth 3D
Le aziende già identificabili sulle mappe hanno un piccolo contrassegno al cui click si apre una finestrella che offre l’opzione “call for free” (fig. 2) in grado di mettere in contatto mittente e destinatario della chiamata introducendo semplicemente il proprio numero telefonico: il click to call è un esperimento già in atto grazie ad un accordo con Ingenio, l’avventura VoIP vera e propria inizierà per Microsoft solo nel 2007 (promessa di Steve Ballmer) ed il tutto è riconducibile al potenziale economico del controllo del settore: il braccio di ferro con Google promette scintille da entrambe le parti.