Google ce l’ha fatta: i 500 dollari di quotazione sono una frontiera superata e le spinte provenienti da alcuni supporti macroeconomici positivi hanno fatto sì che il Nasdaq potesse salire nonostante già voli a vette che sembravano dimenticate dopo la debacle di inizio millennio. Il motore di ricerca, a conti fatti, vale oggi 155 miliardi di dollari. In giornata il titolo GOOG sale di circa due punti percentuali: uno sprint all’apertura dettato da un crescente ottimismo supportato da un numero di scambi non particolarmente elevato. Un investimento non male per quanti hanno creduto nel gruppo di Mountain View: da inizio anno ad oggi il titolo ha guadagnato poco più del 20%.
Microsoft non rompe per ora la resistenza dei 30 dollari. In assenza di indicatori particolari il titolo galleggia poco sotto l’importante soglia in attesa di capire dove si direzionerà il titolo prima del previsto exploit del 2007. A macinare record, nel frattempo, è il titolo Apple: in giornata la soglia è stata spostata vicino a quota 88 dollari con una crescita vicina al punto e mezzo percentuale a poche ore dall’apertura di Wall Street.
Il clima avrebbe dovuto essere frizzante e così è stato. Da più parti, però, si sottolinea come l’entusiasmo sia lo stesso del 1999. Vecchie ombre tornano a proiettarsi sul presente, senza smuovere però al momento gli investitori.