Gestire il servizio in proprio evidentemente non era più attività sufficientemente redditizia, ed è così che AOL ha deciso di esternalizzare la gestione del bazar musicale per i propri utenti. AOL Music Now va in pensione, dunque, e per gli utenti AOL sta per iniziare un progressivo passaggio a Napster che si concluderà entro 60 giorni.
Per gli utenti poco cambia (cambia il gestore del servizio, non i diritti associati ai brani già acquistati), mentre molto cambia per Napster: una nuova fonte di utenti giunge a rimboccare la domanda per una azienda che da quanto è partito il nuovo corso ha sempre faticato a trovare il ritmo giusto. 350.000 nuovi utenti giungono improvvisamente da AOL e il gruppo è ora costretto a rivedere al rialzo le previsioni di entrata per il prossimo trimestre. In borsa il titolo vola: +14% fin dall’apertura.