A pochi giorni dall’abbandono delle tecnologie anti-copia, l’etichetta inglese EMI produce un nuovo passo verso la nuova direzione intrapresa sul mercato: è stato ufficializzato l’inizio di una nuova avventura in Cina forte dell’influente partnership con Baidu (il motore di ricerca più diffuso oltre la grande muraglia).
La collaborazione tra le parti porterà EMI all’apertura (in un paese ove la pirateria macina numeri ancora molto importanti) di una sorta di music store in cui i contenuti saranno totalmente gratuiti. Secondo quanto indicato nel comunicato ufficiale EMI, il servizio sarà infatti sorretto economicamente grazie agli introiti pubblicitari ricavati, aspetto sul quale la collaborazione con Baidu si fa fondamentale.
Al momento la musica distribuita sarà esclusivamente in lingua cinese (tramite fornitura della EMI Typhoon Music) e non si parla ancora di download, ma solo di semplice streaming. Secondo quanto emerso Baidu sarebbe in trattativa anche con altre case discografiche per accordi simili a quello già siglato con EMI, il che potrebbe significare l’inizio di un nuovo importante modello commerciale che sui grandi numeri del mercato cinese potrebbe trovare la sua giusta dimensione per il successo.