La notizia è stata comunicata da Reuters: «un consorzio di studios cinematografici e società tecnologiche che adottano un sistema cifrato per i dvd ad alta definizione ha confermato che pirati informatici sono riusciti ad impossessarsi di ‘chiavi dei titoli’ utilizzandole per decifrare i dvd ad alta definizione attraverso falle nei software dei lettori dvd». Rubato, dunque, il codice di decrittazione dei DVD, il che permette teoricamente di far propri i contenuti dei supporti in distribuzione facendone poi libero uso (ipotizzabile in primis la condivisione dei film attraverso canali P2P).
La situazione per i produttori non è grave per due motivi. Da una parte «le grosse dimensioni dei file e l’alto costo di dischi registrabili ad alta definizione rende impraticabile una copiatura su larga scala dei dvd hd»; dall’altra v’è la sicurezza del fatto che il sistema Aacs non è stato attaccato direttamente, ma solo aggirato attraverso un processo che nulla ha a che vedere con la protezione stessa.
Chiosa Reuters: «un fallimento su larga scala del sistema Aacs potrebbe rappresentare una minaccia per un’industria da 24 miliardi di dollari come quella dei dvd, che iniziava a rallentare e sta puntando sulle vendite di dvd di nuova generazione ad alta definizione per rinvigorirsi». Di fallimento non si tratta di certo, ma uno scricchiolìo sul nascere non appare essere una buona prospettiva.