Per la seconda volta il pochi giorni Bill Gates si trova a dover fronteggiare una situazione di sicuro imbarazzo in tema di pirateria. La prima occasione è quella generata dalle parole di Traian Basescu, Presidente di stato rumeno, secondo cui il software piratato di Microsoft è stato un forte motore alla crescita della Romania. La seconda occasione nasce tra le righe di una lettera di Mikhail Gorbaciov direttamente a Bill Gates con cui il protagonista della Perestroika chiede al guru di Redmond un intervento diretto in difesa di un utente russo accusato di aver adoperato software Microsoft piratato.
La vicenda è particolare e si inserisce in un contesto di grande cambiamento per la Russia. A finire sotto accusa è stato Alexander Ponosov, un professore che opera in un piccolo paesino degli Urali, il quale si trova ora a rischiare qualcosa come 5 anni di carcere e 10.000 dollari di sanzione per violazione di copyright. Posonov, però, continua da giorni a dichiararsi innocente: il software non è stato propriamente installato, ma ricevuto come preinstallato in una dotazione hardware portata nell’istituto. Posonov, dunque, avrebbe totalmente ignorato il fatto che il tutto rappresenti una violazione e per questo motivo in sua difesa si muove ora addirittura una figura come Gorbaciov.
Una lettera aperta mette Gates con le spalle al muro: in Russia la percentuale di software pirata raggiungerebbe qualcosa come l’83% del totale (stima Business Software Alliance) ed il caso di Posonov rende però queste cifre particolarmente antipatiche in quanto trattasi di violazioni i cui responsabili devono fare i conti con una condizione economica decisamente penalizzata e quantomeno difficoltosa. La lettera di Gorbaciov mette in luce queste distorsioni e per Gates una non-risposta sarebbe un autogol pericoloso. Gorbaciov chiede esplicitamente intercessione diretta da parte di Gates affinchè Posonov non debba scontare di persona le incongruenze della situazione evidenziata. Posonov ha peraltro ricevuto la solidarietà degli studenti, i quali sono scesi in piazza a manifestare (vedi immagine tratta dal sito CBS News) affinchè non dovesse passare una linea d’accusa punitiva (che per la maggior parte andrebbe a confermare l’impegno della Russia «in una dura campagna contro la pirateria, nell’ambito degli sforzi per entrare nell’Organizzazione mondiale del commercio»).
Reuters riporta uno stralcio della lettera, la cui traduzione in lingua inglese ancora non è disponibile sul sito ufficiale: «abbiamo grande rispetto per il lavoro dei programmatori di Microsoft… Ma in questo caso vi chiediamo di mostrare compassione e di ritirare la denuncia contro Alexander Ponosov». La parola passa ora a Bill Gates.