Una lampadina da 100 Watt, di quelle normalissime che si possono trovare in commercio, equivale a 80 dollari annui di spesa. Con questo esempio Microsoft introduce un comunicato ufficiale con il quale tenta di spiegare come Windows Vista possa giovare al risparmio energetico. L’obiettivo era chiaro fin dai primi passi di sviluppo compiuti dal team ed aveva anche ragioni tecniche motivate dalla necessità di dotare i notebook con un sistema operativo quanto meno dispendioso possibile.
«Power Consumption, Windows Vista versus Windows XP»: Microsoft ha commissionato ad un gruppo di ricerca inglese un raffronto tra il dispendio di Windows XP e quello di Windows Vista, così da poter valutare esattamente cosa comportasse sotto questo aspetto il passaggio al nuovo sistema operativo. Secondo quanto calcolato con uno studio eseguito su 800 pc, il risparmio finale medio sarebbe di circa 46 sterline ogni anno per ogni singolo computer desktop.
L’intento promozionale della comunicazione Microsoft evidente, ma il tutto prende comunque forma su un meritevole canale ecologico: il risparmio energetico dei personal computer potrebbe dare una grossa mano alla sfida contro il riscaldamento globale e l’educazione al risparmio potrebbe prendere forma da piccoli gesti quotidiani ed abitudini sane di consumo. A questo proposito Microsoft suggerisce di porre maggiore attenzione alla funzione di “sleep” disponibile con il sistema operativo: sotto questa modalità il computer riduce drasticamente il consumo generato e rimane tuttavia sempre a disposizione dell’utente per un avvio immediato.
Con la propria analisi Microsoft intende dimostrare che un piccolo risparmio, moltiplicato per 600 milioni di pc, implica grosse differenze tanto a livello di costi quanto a livello di cultura ecologica. Windows Vista dovrebbe servire anche a questo.