Blu-Ray VS HD-Dvd: ancora guerra aperta

Blu-Ray VS HD-Dvd: ancora guerra aperta

L’alta definizione non è più un lusso destinato solamente ad un’utenza di èlite: il taglio dei prezzi dei televisori “Hd Ready“, ha permesso alla maggior parte degli utenti la possibilità di portarsi a casa una TV di ultima generazione senza spendere una fortuna.

La volontà di conquistare il settore di mercato più proficuo, ovvero quello dell’utenza “casalinga”, ha spinto i promotori dei due formati per l’alta definizione (Blu-Ray e HD-Dvd) a dichiararsi guerra su più fronti.

Nonostante il formato Blu-Ray sia in netto vantaggio nelle vendite di film, sembra molto precoce la dichiarazione della Blu-Ray Association, la quale ha affermato durante il CeBIT di avere già vinto la battaglia contro il formato HD-Dvd.

Molto probabilmente saranno due i settori di mercato che decreteranno nei prossimi mesi quale sarà il vincitore di questa sfida: il settore videoludico e quello dei player multimediali.

Per quanto concerne il primo, è noto che le due console di punta presentino soluzioni differenti: la Playstation 3 è equipaggiata “di serie” con un lettore Blu-Ray, mentre per l’Xbox360 è possibile acquistare separatamente un lettore HD-Dvd.

Il prezzo del pacchetto completo per entrambe le console è molto simile e si attesta intorno ai 600?.

Per quanto riguarda invece il settore dei player multimediali, Toshiba, il principale promotore della tecnologia HD-Dvd, ha annunciato un netto taglio dei prezzi (almeno 100$) su ogni prodotto presentato a partire dal primo di aprile.

Una mossa furba, considerando che quest’estate Sony presenterà una soluzione a costo contenuto per la riproduzione di filmati in formato Blu-Ray.

Sebbene la concorrenza sia fondamentale per garantire al consumatore prezzi sempre più vantaggiosi, spero vivamente che la lotta per la supremazia nel mercato resti confinata nel compartimento hardware e non vada a sfociare nell’acquisizione di licenze esclusive: se una parte dei contenuti venisse commercializzata solo in un formato e l’altra metà solo nel formato concorrente, il consumatore sarebbe costretto ad effettuare una scelta difficile: rinunciare a parte dei contenuti immessi sul mercato o acquistare due player multimediali (o due console).

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