Lo slittamento di Leopard

Lo slittamento di Leopard

Come avrete certamente notato, il rinvio a ottobre di MacOSX 10.5 Leopard mi ha colto assolutamente di sorpresa.

Poche ore prima avevo ipotizzato un lancio l’11 giugno e poi è arrivato il comunicato stampa che parlava del rinvio.

Certo, l’11 giugno verrà rilasciata una beta provvisoria del nuovo sistema operativo, ma un rinvio di addirittura quattro mesi rispetto a quella data proprio non me lo aspettavo.

Pensavo che il nuovo sistema operativo fosse una priorità alla Apple e invece scopro che è stata data la precedenza a iPhone.

Un’ulteriore conferma della scelta che ha fatto lo scorso gennaio Apple Computer: eliminare dal nome la parola “computer”.

Personalmente sono un po’ perplesso; sono convinto che Leopard debba uscire dopo essere stato testato profondamente e capisco anche che un dispositivo così potenzialmente di successo come iPhone possa avere la priorità – soprattutto se il Leopard ci sono ancora diverse cose da sistemare.

In fondo Leopard probabilmente ha ancora diversi assi nella manica, mentre iPhone è già stato presentato nei dettagli e probabilmente c’è già chi lavora per copiarne le funzionalità più succose.

Tuttavia temo che questa smentita possa nuocere all’immagine di Apple.

La notizia del rinvio, infatti, non ha certo lasciato indifferente il mondo degli utenti Apple.

Molti utenti sono stati delusi, in molti aspettavano il nuovo OS per comprare un nuovo Mac e ora non sanno bene cosa fare.

Altri utenti sostengono, invece, che Apple abbia fatto bene ad allontanare il lancio di Leopard da quello di iPhone per ottenere la massima visibilità per entrambi gli eventi e, nel frattempo, migliorare il sistema operativo correggendo i numerosi bug presenti nelle build distribuite agli sviluppatori e aggiungendo nuove funzionalità.

Quello che forse è più importante, però, è la reazione che hanno avuto gli analisti alla notizia.

Questo annuncio corre il rischio di far calare la fiducia degli investitori e di fare una pubblicità negativa ad Apple, ma gli investitori sembrano essere tranquilli.

Sembrano tutti d’accordo sul fatto che la vicenda non dovrebbe incidere in modo rilevante sul bilancio dell’azienda di Cupertino.

Questa tranquillità è dovuta principalmente al fatto che il successo di iPhone dovrebbe coprire finanziariamente il rinvio del lancio di Leopard, un rinvio comunque considerato abbastanza breve.

In borsa la partenza di AAPL non è stata delle migliori, ma non ci sono stati grossi balzi verso il basso, anzi, attualmente il titolo è venduto a 92,19 dollari per azione.

Per quanto riguarda l’immagine dell’azienda, invece, gli analisti concordano sul fatto che questo episodio vada a minare l’immagine di affidabilità che Apple era riuscita a crearsi negli ultimi anni, almeno per quel che concerne il rilascio dei software.

Comunque, l’importante è che Apple compensi questa “sbandata” con il rilascio a tempo debito di nuovi prodotti di grande qualità, riconquistando completamente la fiducia dei suoi clienti.

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