Di recente abbiamo notato l’uscita di alimentatori con potenza sempre più elevata, fino a giungere a 1KWatt, come nel caso dell’Enermax Galaxy 1000w.
Ciò che però non è molto chiaro è se tale potenza sia realmente necessaria e, nei casi specifici, come fare a regolarsi nella scelta dell’alimentatore.
Per avere un punto di riferimento, proviamo a fare un calcolo approssimativo basandoci su di una configurazione al massimo delle prestazioni attualmente consentite, ovvero, prendiamo per esempio un processore Intel Core 2 Duo o un AMD Athlon64 X2 che consumano, al massimo delle loro prestazioni, 65watt circa, prendiamo poi una scheda video dalle alte prestazioni, come una GeForce 8800 GTX che consuma circa 135watt mentre tutti gli altri componenti come: Hard Disk, masterizzatori, lettori DVD e ventole varie consumeranno al massimo altri 100watt.
Facendo un conto, quindi, abbiamo virtualmente assemblato un sistema, dalle elevate prestazioni, che non richiederà più di 300watt e pur volendo aggiungere una seconda scheda video per ottenere un sistema SLI e altri Hard Disk in ogni caso sarà molto difficile superare i 550watt.
Più che puntare a una potenza elevata, quindi, bisognerebbe interessarsi ad altre caratteristiche, quali per esempio la temperatura di esercizio e l’efficienza, ma soprattutto la marca.
Infatti, è molto facile ritrovarsi tra le mani alimentatori di case sconosciute di una potenza dichiarata che in realtà è molto superiore rispetto a quella effettiva, ciò perchè la potenza dipende molto dalla temperatura di esercizio, quindi i valori dichiarati non sempre sono attendibili.
La cosa più saggia da fare, anche perchè è l’unica in quanto risulta molto difficile verificare nella pratica la qualità di un alimentatore, è quella di affidarci a marche di qualità e in caso di dubbi, verificare tramite Google la presenza di qualche prova tecnica su siti del settore che potranno confermare le nostre scelte.
Infine, considerato che a una più elevata potenza corrisponde anche un più elevato consumo, possiamo dire che l’efficienza, misurata in percentuale, sarà la quantità di corrente che da AC viene convertita in DC, quindi maggiore sarà l’efficienza, minore sarà la quantità di corrente buttata… e questo è un altro fattore da non sottovalutare.