«La nostra aspirazione è che PayPal sia offerto come metodo di pagamento su tutti i siti di e-commerce in Europa»: è questo il commento di Brent Bellm, Direttore di PayPal in Europa, nel contesto del comunicato ufficiale che notifica il passo compiuto da PayPal per diventare una banca con tutti i crismi.
Recita il comunicato pubblicato dal team del sistema di pagamenti di proprietà eBay: «illustrando i propri piani di sviluppo nel settore del commercio online, PayPal annuncia oggi il trasferimento in Lussemburgo della propria sede principale in Europa, dopo aver richiesto e ottenuto dalla CSSF lussemburghese la licenza ad operare come banca a partire dal 2 luglio 2007. Questo trasferimento consentirà alla compagnia di migliorare il servizio offerto ai suoi 35 milioni di conti europei e di aumentare il numero dei negozi online dove gli utenti possono fare acquisti con PayPal. Grazie alla nuova licenza, PayPal potrà creare uffici vendita nei singoli Paesi europei: questo permetterà di rispondere meglio alle esigenze dei commercianti online che vogliano usufruire della vasta gamma di soluzioni di pagamento PayPal, nonchè della sua ampia e fedele base utenti». L’operazione appare peraltro una evidente risposta a Google Checkout, da breve sbarcato nel Regno Unito con l’ambizione di occupare gli spazi ancora lasciati liberi dal dominio PayPal.
Le intenzioni del gruppo sono dunque molto chiare. Solo nel 2006 PayPal ha mosso in Europa qualcosa come 8.4 miliardi di dollari ed è stato valutato da Forrester Research come il sistema di pagamenti preferito dagli utenti che operano acquisti in rete («in Italia, dopo soli due anni di presenza sul mercato, PayPal ha conquistato traguardi notevoli: con l’apertura di un conto ogni 30 secondi, per un totale di oltre 20 mila nuovi conti alla settimana, ha raggiunto alla fine del primo trimestre 2007 quasi 2 milioni di conti attivi […] Il volume totale di pagamenti elaborato da PayPal in Italia nel 2006 è stato pari a quasi 220 milioni di euro, con una crescita rispetto al 2005 pari al 176%»).