Quando il Mac mini fu lanciato da Apple il popolo degli appassionati si divise tra entusiasti e scettici riguardo il successo commerciale. Il suo prezzo aggressivo si scontrava con l’assenza di monitor, tastiera e mouse nella confezione.
Il Mac mini, infatti, è stato un computer sicuramente rivoluzionario sia nelle dimensioni che nella strategia di vendita.
Non ci sono molti personal computer venduti con una dotazione così essenziale, quasi scarna.
La filosofia alla base di questa scelta era che il Mac mini fosse un computer da affiancare a quello che già si possiede, condividendo con esso quello che non era compreso nella confezione.
Ovviamente il cliente tipo era l’utente PC incuriosito dal mondo Mac, in realtà poi il Mac mini è stato usato in molti modi, dal “carputer” (computer in auto) a nodo per xgrid.
Il piccolo di Apple non ha avuto un successo particolare, ma comunque ha venduto molto e ha aiutato molti utenti PC a conoscere il mondo dei Mac.
Si vocifera, però, che Steve Jobs non fosse particolarmente convinto dal Mac mini e che abbia deciso di produrlo solo per pressioni da parte degli azionisti.
In effetti il CEO di Apple ha sempre voluto produrre computer più compatti possibile, ma soprattutto pronti “out of the box” ovvero appena tolti dall’imballaggio.
Il Mac mini in quanto a compattezza non ha rivali, ma in quanto a completezza lascia molto a desiderare, mancando completamente di tutti i dispositivi di input e di output da comprarsi separatamente.
Forse è anche per questo che Apple probabilmente lo sta dismettendo.
La voce gira in internet da diverso tempo e sembra sufficientemente motivata.
In effetti il Mac mini, che non ha ricevuto alcun restyling neanche in occasione del passaggio a Intel, non è aggiornato da oltre 260 giorni, più del doppio rispetto alla media degli altri modelli. Inoltre, incredibilmente, utilizza ancora processori Intel Core Duo a 32 bit.
A questo punto si può sostenere che Apple lo stia trascurando e, a meno che non abbia intenzione di rivoluzionarlo nei prossimi mesi, è probabile una sua sostituzione con un iMac economico.
Sembra quindi che al Mac mini verrà riservato lo stesso futuro del Mac considerato il suo predecessore: il PowerMac Cube.
Personalmente preferisco pensare che Apple aspettasse il chipset SantaRosa per aggiornarlo, mi dispiacerebbe molto se uscisse di produzione perchè si è creato alcuni spazi di mercato molto belli, alcuni dei quali abbastanza inediti per un Mac (come ad esempio il “carputer”).
Staremo a vedere…