Da Google Earth in poi le mappe online non hanno più smesso di stupire: il livello di dettaglio e di praticità raggiunto cresce sospinto dalla concorrenzialità tra i corrispettivi prodotti Google e Microsoft, i quali si sono trovati nello stesso giorno, in occasione della Where 2.0 conference, ad annunciare un’estensione delle funzioni precedentemente portate online.
Per Google trattasi di un grande passo avanti in quanto al dettaglio raggiunto precedentemente con le fotografie ad alta definizione in grado di riprodurre alcune città USA su una superficie piana (sulla quale posizionare poi eventualmente edifici ricostruiti in 3D) viene aggiunta una visione dal basso che porta la visuale dell’utente direttamente per la strada. Come se si stesse andando in auto, è possibile vedere la città dal punto di vista di una persona che percorre le strade principali. Nell’immagine sottostante, ad esempio, v’è l’immagine tratta dalla “Street view” (così è stata denominata la nuova funzione) del ponte di Brooklyn:
Street View sul ponte di Brooklyn
Per accedere alla visione “dal basso” è sufficiente operare lo zoom all’interno degli Stati Uniti: l’icona di una piccola macchina fotografica identificherà la funzione su alcune grandi città quali New York, Las Vegas, San Francisco, Denver o Miami. Un click permetterà di raggiungere la mappa della città ed un ulteriore click permetterà di posizionarsi sulla via desiderata (attive solo quelle evidenziate con un bordo blu). Una volta raggiunto il punto individuato, è possibile cambiare visuale operando sullo zoom, sull’avanzamento direzionale lungo la strada, oppure girando l’ottica a 360 gradi. L’immagine può inoltre essere estesa a tutto schermo, offrendo una visione panoramica di quella che è la realtà fotografata e geolocalizzata con le mappe.
Per Microsoft le novità sono invece soprattutto quantitative: le mappe prodotte nella sede di Redmond sono al momento basate sulla visuale “bird eye” (sviluppata grazie a vere e proprie fotografie aeree), senza scendere per la strada, ma con il numero delle città coperte molto superiore a Google: ora tale numero si accresce ulteriormente con nuovi grandi nomi (anche di Canada e Regno Unito) e viene condito con informazioni in real time sul traffico. Anche in questo caso il livello di dettaglio ha ormai raggiunto livelli di totale eccellenza, soprattutto in considerazione della gratuità dei vari servizi (tanto Google quanto Microsoft hanno però forti interessi futuri sulle proprie mappe).
Bird Eye su San Francisco con Virtual Earth