Alla fine sono arrivati! Con il nuovo iTunes 7.2 (disponibile tramite Aggiornamento software o direttamente dal sito apple) vengono introdotti i brani DRM-Free, promessi da Steve Jobs!
Facciamo, brevemente un riepilogo della situazione: agli inizi di febbraio, il CEO di Apple pubblica una lettera aperta in cui dichiara l’inefficacia del DRM per combattere la pirateria e che Apple vorrebbe vendere musica priva di tale limitazione, ma le case discografiche non lo permettono. Segue, il 2 aprile, una conferenza della EMI in cui viene annunciata la futura vendita di brani, album e video privi di protezione antipirateria, entro la fine di maggio.
Signori… il futuro è qui!
Con il nuovo aggiornamento, iTunes permette l’accesso a una nuova sezione dello store: iTunes Plus, che come promesso, permette di scaricare brani con una migliore qualità audio (256 kbs) e privi di DRM (dunque ascoltabili su un numero illimitato di computer e dispositivi portatili.
Analizziamo più a fondo le novità…
Gli album sono quelli del catalogo EMI (che comprende artisti del calibro di Frank Sinatra, Joss Stone, Norah Jones, Pink Floyd, Coldplay, ma anche molti album di Paul McCartney); entro la fine dell’anno arriveranno, comunque, titoli di altre case discografiche.
I brani sono codificati in AAC a 256 kbs. Questo secondo Apple permette di ottenere una qualità audio praticamente indistinguibile da una registrazione originale.
Il prezzo dei brani DRM-free è di 30 centesimi in più (1,29?) rispetto a quelli tradizionali, mentre resta invariato il costo di un album (9,99?). E’ anche disponibile un servizio per la conversione dei brani tradizonali in versione free e qualità maggiore, al costo di 30 centesimi per brano e 3 euro per album (a patto che questi siano presenti in iTunes Plus, naturalmente).
Resta sempre attiva l’offerta di brani con DRM, a 128 kbs e al prezzo di 0,99?.
Fate attenzione, però: come segnala MacBidouille nei tag dei brani viene inserito il nome dell’acquirente originale; è dunque sconsigliabile pensare di condividere tali brani sulle reti P2P (cosa tra l’altro vietata dall’user license agreement).
Un’ultima considerazione: Gizmondo ha chiesto a un esperto di confrontare la qualità di diversi brani, nelle due versioni. Utilizzando un iPod ma anche un sistema DolbyDigital 5.1; il risultato finale è che le differenze tra le due versioni sono davvero minime e difficilmente un utente medio saprebbe distinguere le due versioni mentre un esperto audiofilo non arriverebbe a notare la differenza per più del 50% dei brani. Bocciatura senza appello, dunque per entrambe le codifiche, che l’esperto giudica di qualità molto scarsa se si cerca l’alta fedeltà.