NFC è l’acronimo di Near Field Communication e rappresenta una tecnologia RFID senza fili a breve raggio d’azione, sviluppata alcuni anni fa per servire dispositivi mobili.
Nel mondo delle telecomunicazioni non è però sufficiente proporre direttive e specifiche per l’affermazione di uno standard, ma è indispensabile raccogliere l’adesione ed il supporto di grandi aziende del settore.
Inizialmente Philips, Sony e Nokia avevano destato un certo interesse ad investire in questo ambito, senza però raggiungere risultati di rilievo.
Di recente però il colosso Nokia pare si sia riavvicinato al NFC, rendendo disponibile da gennaio 2007 il modello 6131 basato su tale tecnologia.
Nokia ha anche raggiunto un accordo con Orange, MasterCard e KPN per avviare una fase di sperimentazione operativa, valutandone pro e contro.
Le applicazioni sembrano essere disparate. I fruitori possono ad esempio effettuare transazioni commerciali e pagamenti “senza contatto”, facendo semplicemente passare i propri terminali nei pressi di un apposito lettore.
Una recente analisi di ABI Research prevede ottimisticamente che entro il 2012 più di 290 milioni di cellulari, cioè oltre il 20% dell’intero mercato, saranno compatibili con NFC.
Al di là dei numeri, è auspicabile che gli utenti possano risparmiare tempo e svolgere in modo più semplice parte delle loro attività quotidiane.