Diventa sempre più ampio il gruppo di compagnie coinvolte nella class action (denuncia collettiva) intentata contro YouTube, rea di aver messo a disposizione degli utenti alcuni video coperti da copyright. La denuncia era partita dalla Football Association Premier League e della casa discografica indipendente Bourne Co, a cui ora si sono aggiunte Cherry Lane Music Publishing Co., l’organizzazione nazionale francese di tennis (Federation Franaise de Tennis) e la lega di calcio francese (Ligue de Football Professionel).
«Siamo contenti di vedere altre società detentrici di copyright unirsi a noi», ha dichiarato il portavoce della Premier League Dan Johnson, «costoro riconoscono chiaramente il bisogno di fare qualcosa contro YouTube e Google per proteggere il valore dei loro diritti. YouTube non può basare il suo business sul duro lavoro degli altri senza averne l’autorizzazione e senza pagare un compenso. Possiamo anticipare che queste ultime parti sono solo la punta dell’iceberg, e che ce ne saranno molte altre».
Le associazioni richiedono l’eliminazione da YouTube dei video non autorizzati e frutto del loro lavoro, oltre all’applicazione di un filtro per il copyright; sono state inoltre avanzate richieste di risarcimento non ben specificate per alcune violazioni commesse in passato da YouTube.
Si tratta dell’ultima di una lunga serie di azioni legali intentate contro il popolare portale di condivisione video: in marzo Viacom, il gruppo a capo di Comedy Central ed MTV, ha annunciato la richiesta formale di oltre 1 miliardo di dollari di danno a Google per 160.000 video sotto copyright.