Questa devo dire non l’avevo mai sentita, sopratutto in un periodo in cui le grandi major stanno combattendo come non mai contro l’uso delle tecnologie file sharing.
Eppure in Australia c’è un provider che sta favorendo l’utilizzo dei sistemi P2P e in particolare dell’uso di Bit Torrent dando addirittura la possibilità di sfruttare server proprietari per lo scambio dei file.
Notizia sicuramente devastante per chi si definisce paladino dei diritti d’autore.
Vediamo un po’ e cerchiamo di capire bene di cosa si tratta.
La Extel, appunto un provider Australiano, ha deciso di sperimentare un progetto di uso delle reti Bit Torrent.
Senza scendere in questioni troppo complicate, questo provider ha messo a disposizione alcuni suoi server che grazie ad un sistema particolare di Caching, memorizza per un certo periodo di tempo di dati scambiati tra gli utenti e li mette a disposizioni in caso di altre richieste.
Perchè questo? Uno dei problemi del P2P e di Bit Torrent in particolare, è l’estremo consumo di banda durante l’uso del programma.
Banda per esempio, che viene sottratta per l’eventuale utilizzo di servizi importanti con VoIP, IpTv….
L’idea di Extel appunto è quella di concentrare il traffico sulla propria rete interna (dove non ci sono problemi di banda) senza quindi consumare risorse destinata alla rete esterna cioè alla rete internet vera e propria.
Esperimento che ha avuto un notevole successo e che sicuramente potrà fare strada….
Immagino però già adesso il mal di pancia di alcune major a questa notizia….