Qualcuno vorrà obbiettare che, anche in questo caso, Microsoft pensa esclusivamente ai propri interessi, ma, in questo caso più che mai, mi sentirei di dissentire e se poi anche fosse il fine è molto più importante.
Facendo seguito a quanto intrapreso già dal 2005, la MS ha infatti messo a disposizione quattro codici sorgenti di proprie applicazioni per la ricerca contro l’AIDS.
In particolare i ricercatori puntano ad utilizzare questi programmi per sviluppare modelli genetici in grado di combattere l’immunodeficienza; per fare questo hanno ottenuto, oltre al codice sorgente, anche la possibilità di modificarlo per creare nuovi applicativi adatti allo scopo.
In effetti la validità di questi strumenti è data dalla capacità di autoapprendimento dei quattro applicativi e oltre a ciò la MS ha fornito l’apporto di proprio personale tecnico e dei propri laboratori.
David Heckerman, membro di quest’equipe di lavoro, fa notare come “una malattia che provoca 10.000 morti al giorno è sicuramente una sfida da affrontare per tutti”.
Ecco la ragione della mia affermazione iniziale: se anche la casa di Redmond guadagnasse da questo “investimento”, avrebbe offerto un contributo impagabile alla lotta contro questa terribile malattia, quindi ben venga!