La BBC lancia oggi ufficialmente la versione beta pubblica del suo iPlayer, il servizio on demand che consente a tutti gli utenti della tv inglese di vedere o rivedere tutti i programmi della televisione pubblica attraverso il download da internet.
Trattasi di un’idea in progettazione dal 2003. La versione per internet dei contenuti della BBC rappresenta una svolta che il direttore generale Mark Thompson non ha esitato a definire storica proprio ai giornalisti di BBC.co.uk: «quarant’anni fa, nel luglio 1967 la BBC lanciava la televisione a colori, questo luglio lanciamo l’iPlayer, secondo noi sarà una ridefinizione di quello che la televisione può essere, di quello che la radio può essere, di quello che il broadcasting può essere» (così come la rivoluzione avvenne 40 anni fa con il colore).
L’attuale versione beta di iPlayer presenta almeno 400 ore di materiale, non consente la visione in streaming (che però arriverà almeno per gli Europei del 2008) e offre il download delle trasmissioni per un periodo di 7 giorni a partire dalla fine del programma con la possibilità di tenerle sul disco rigido per 30 giorni, finiti i quali il file diventa illeggibile. Una volta cominciata la visione del file si hanno 7 giorni per finire di vederlo.
iPlayer presenta dunque una tecnologia di Digital Right Management di stampo Microsoft, cosa che non è piaciuta per niente agli attivisti per il software libero (soprattutto alla luce del fatto che il tutto è creato con capitale pubblico), ma che alla BBC hanno definito come indispensabile (altrimenti tutti i proprietari dei diversi contenuti non avrebbero mai accettato di mettere le loro produzioni in rete). Ma le limitazioni non si esauriscono nei limiti temporali: al momento il software è disponibile solo per Windows XP, anche se una versione per Vista e Mac è pronta ad arrivare. Le motivazioni di un simile lancio solo per utenza Windows è correlata al fatto che la BBC ha intenzione di raggiungere quanto prima il maggior numero di utenti possibile, riservandosi solo per il futuro prossimo l’estensione delle disponibilità.