Esiste in Europa un’associazione chiamata ECTA (European Competitive Telecommunications Association) che pubblica da alcuni anni delle interessanti analisi circa lo stato del mercato della banda larga in Europa.
Che in Italia ci fosse una posizione dominante nel mondo della banda larga da parte dell’ex monopolista Telecom Italia appariva chiaro ai più, così come è evidente che la diffusione della banda larga in Italia è tutt’altro che capillare.
Vederlo scritto nero su bianco nella “Broadband Scorecard” di ECTA e rapportato agli altri stati europei fa tutto un altro effetto.
Considerando la notizia riportata da Bloomberg in merito alla possibilità di una sanzione da 150 MILIONI di euro che la commissione di Bruxelles vorrebbe applicare alla società spagnola Telefonica a causa di elevate tariffe praticate all’ingrosso che eliminano sostanzialmente tutti i margini per gli operatori alternativi.
Vista la lamentela riportata dalla AIIP (Associazione Italiana Internet Provider) circa le tariffe applicate da Telecom Italia al listino bitstream (l’ADSL all’ingrosso): “L’offerta all’ingrosso di Telecom Italia che introduce il servizio bitstream, non rispetta i criteri fissati dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e perciò impedisce agli altri Operatori di competere con Telecom Italia stessa”.
Il fatto poi che nella spartizione del mercato, Telecom Italia sia dominante con il 70% della quota mentre Telefonica in Spagna lo sia solo al 50% circa.
Tutto ciò fa molto riflettere sullo stato della concorrenza in cui versa questo settore nel nostro paese, sul conseguente livello delle tariffe, sul livello della copertura… e fa temere per un’azione analoga a quella della Telefonica per Telecom Italia… ma forse ce ne sarebbe bisogno.