Un fastidioso bug attanagliava il Nokia N95 fin dal suo esordio sul mercato: la punta di diamante della casa norvegese, infatti, soffriva di tempistiche oltremodo lunghe nell’aggancio dei satelliti per il posizionamento GPS. Quando un utente cerca una posizione ed un percorso, evidentemente non ha tempo o pazienza di rimanere in attesa del segnale e per questo motivo gli oltre 3 minuti necessari per il posizionamento stavano diventando un peso troppo eccessivo da sopportare per un telefono del valore di mercato di 700 euro circa.
Un nuovo firmware ha ora risolto il problema. Per Nokia la soluzione è stata individuata nelle celle con cui avviene la connessione telefonica, in grado di restituire al telefono dati utili per un primo posizionamento sommario. Partendo dai dati relativi alla triangolazione tra le celle, il sistema restringe il campo di ricerca e permette al dispositivo di trovare il posizionamento (sulla base dei dati dei satelliti) in circa 1 minuto.
Il servizio non è universalmente disponibile, ma trattasi di un forte passo avanti per il telefono che in molti hanno visto come l’ultimo grande baluardo del cellulare di oggi, in attesa che il modello iPhone spopoli portando anche in Nokia il nuovo concetto di telefono portatile. La nuova tecnologia introdotta con l’aggiornamento del firmware (tramite Nokia Software Update) prende il nome di Assisted GPS (A-GPS)
L’introduzione del GPS nei telefoni cellulari è un aspetto destinato a cambiare pesantemente l’uso dello strumento: i nuovi Nokia diventano in tutto e per tutto dei navigatori satellitari, permettono di inviare la propria localizzazione ad altri e potrebbero dar vita anche a nuovi tipi di comunicazione geolocalizzata (ed ulteriori sinergie potrebbero essere originate nell’interazione tra GPS e fotocamera). Una stima Berg Insight suggerisce che entro il 2009 saranno in circolazione 12 milioni di telefoni dotati di GPS, dato che ben rende evidente l’andamento di mercato se si considera che nel 2005 le unità in circolazione erano 1 milione.