43 pagine ed il giudice distrettuale Rudi M. Brewster ha annullato tutto quello che Alcatel-Lucent era riuscita a conquistare nella causa contro i brevetti apparentemente violati da Microsoft. 43 pagine, soprattutto, i cui contenuti stravolgono il destino di oltre 1.5 miliardi di dollari, ovvero la somma che Microsoft avrebbe dovuto devolvere ad Alcatel-Lucent a riparazione del danno valutato sulla base di 0.5 dollari per ogni copia di Windows venduta a partire dal novembre 2005.
La causa era legata a 2 distinti brevetti. Rudi Brewster si è espressa per entrambi i casi annullando in primis la multa relativa ad una infrazione che non consiste e quindi sottolineando l’ambiguità del caso relativo agli MP3, per cui Microsoft detiene regolare licenza ma presso altro tenutario. La confusione sul caso nasce dal fatto che Alcatel-Lucent detiene un brevetto sulla tecnologia MP3 al pari di quanto storicamente detenuto dalla tedesca Fraunhofer. Microsoft, così come Apple ed altri grandi gruppi, ha devoluto alla compagnia europea il dovuto per la licenza sull’algoritmo musicale, ma Alcatel-Lucent pretende la propria parte e per questo motivo ha portato Microsoft il tribunale. Con tutta evidenza, però, il caso specifico ha grande importanza in quanto potrebbe divenire un precedente che costringerebbe tutti i gruppi utilizzanti la codifica MP3 a versare un doppio obolo, portando così presumibilmente alla morte la tecnologia specifica.
Inevitabilmente da Microsoft si esprime grande soddisfazione per la vittoria ottenuta, mentre dalla parte opposta si promette sollecito appello per ripristinare una decisione che in precedenza aveva anche visto un voto quasi unanime della giuria in favore della prima sentenza avversa a Microsoft. Agli effetti il caso non è assolutamente chiuso e, anzi, si riapre partendo nuovamente da zero. Il processo andrà rifatto e proseguirà parallelamente alle altre cause che Microsoft ha intentato contro Alcatel-Lucent in un braccio di ferro legale partito subito su cifre da record.