L’operazione era nell’aria. Fin dalla scorsa primavera per Acer era ormai chiaro il fatto che stava arrivando il tempo degli acquisti e con la fine di agosto è arrivato il passo decisivo: oltre 700 milioni sul tavolo e l’acquisizione di Gateway è cosa fatta. L’operazione si è conclusa con un premio del 57% sul valore azionario del titolo Gateway: 1.90 contro 1.21 con cui il gruppo ha chiuso le ultime contrattazioni. In tutto la stretta di mano tra le parti viene a valere 710 milioni.
Per Acer trattasi di un’operazione strategicamente molto importante in grado di spostare in modo importante il baricentro geografico della produzione hardware internazionale: l’azienda taiwanese ha fatto propria l’azienda statunitense e si proietta così al terzo posto tra i grandi gruppi della distribuzione hardware. A perdere la piazza d’onore è la cinese Lenovo, ora quarto produttore mondiale in una classifica dominata da HP e Dell. Il nuovo gruppo ha ora un potenziale da 20 milioni di pc venduti ogni anno e 15 miliardi di dollari in revenue.
Gianfranco Lanci, presidente Acer recentemente segnalatosi per alcune dichiarazioni di fuoco contro Windows Vista, plaude all’operazione festeggiando le opportunità multi-brand che emergeranno dalla fecondazione reciproca delle due aziende. Il passaggio di mano di Gateway è previsto entro la fine dell’anno, previa approvazione delle commissioni antitrust statunitensi e taiwanese. Per Acer il primo risultato concreto sarà il potenziamento delle propria presenza soprattutto sul mercato USA, contesto ove il gruppo soffre le proprie maggiori difficoltà. In prospettiva l’acquisizione dovrebbe inoltre fornire importanti risultati anche dalle sinergie previste non solo a livello di entrate, ma anche relativamente alla riduzione dei costi di produzione.