Microsoft, standard con il trucco

Nel corso del meeting tenutosi al SIS per l'approvazione dello standard OOXML proposto da Microsoft, la presenza improvvisa di ben 23 compagnie partner della azienda di Redmond ha mosso alcuni sospetti sulla correttezza della votazione
Microsoft, standard con il trucco
Nel corso del meeting tenutosi al SIS per l'approvazione dello standard OOXML proposto da Microsoft, la presenza improvvisa di ben 23 compagnie partner della azienda di Redmond ha mosso alcuni sospetti sulla correttezza della votazione

Il sospetto che Microsoft abbia messo il suo zampino per influenzare le votazioni sull’approvazione dello standard OOXML da lei proposto tenutesi al SIS (Swedish Standards Institute), sembra essere più che legittimo. Innanzitutto, non può passare inosservato il ribaltamento di quello che sembrava essere chiaramente fino al giorno prima un ‘No’ maggioritario, ma ancor più sospetta sembra risultare la presenza improvvisa nel luogo della votazione di ben 23 compagnie partner di Microsoft. La votazione finale è stata di 25 voti in favore della standardizzazione del formato OOXML, 6 contrari e 4 astenuti, e viste le cifre, risulta chiaro come la presenza dei partner della società di Gates abbia avuto un peso determinante nel decretare l’approvazione dello standard.

Per partecipare alla votazione, l’unico requisito richiesto era il pagamento di una tassa di iscrizione al SIS per un costo totale di 17.000 SEK (2.444 dollari); essere interessati all’oggetto della votazione ed aver partecipato alle precedenti discussioni ed incontri risultava quindi un optional. Delle 23 compagnie apparse all’ultimo minuto, ben poche avevano manifestato una qualche forma di interesse precedentemente e solo Google si trovava alla votazione poichè realmente interessato (per la cronaca: Google era contrario alla approvazione).

Jonas Bosson, chairman di FFII in Svizzera ha lasciato per protesta il meeting dichiarando: «la gestione da parte del SIS è stata a dir poco inadeguata, nonostante fossero a conoscenza del problema già da giovedì non hanno preso alcun provvedimento. Il processo di standardizzazione è basato sul principio del consenso, il quale era ben difficile da intravedere nella giornata di ieri».

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