C’è stato il solito entusiasmo attorno alla presentazione di Steve Jobs. Negozio online chiuso, siti web impazziti alla ricerca della notizia, calca all’evento in attesa del nuovo grande prodotto della mela. E le novità non hanno certo lasciato insoddisfatti gli utenti. Eccole schierate nella formazione predisposta sul sito ufficiale Apple:
Ma le ombre sono altresì evidenti: il titolo AAPL cade di 5 punti percentuali nella giornata dell’annuncio e anche dopo la chiusura della borsa il calo continua portando il valore del titolo da 145 dollari a 135 in poche ore. Non è questo il tipo di entusiasmo che si attendevano gli azionisti in un giorno tipicamente di giubilo finanziario.
Le novità sono molte:
- iPod Shuffle: disponibile semplicemente in tutta una serie di nuove colorazioni;
- iPod Nano: cambiano le dimensioni, il player si fa più tozzo dotandosi di uno schermo più generoso e di capacità di visualizzazione video. Disponibile in 5 colorazioni e 2 diverse capacità di storage: 4Gb (149 dollari) e 8Gb (199 dollari). Il player viene distribuito con tanto di tre videogiochi incorporati;
- iPod Classic: disponibile ora in versioni da 80 o da 160Gb (249 e 349 dollari) con batterie in grado di garantire durata prolungata e performance ottimali per l’ascolto musicale e la riproduzione video;
- iPod Touch: è questa la grande novità della serata. l’iPod Touch è un iPhone di dimensioni leggermente più contenute e privo di capacità telefoniche. È dotato di touchscreen moulti-touch da 3.5 pollici, permette la navigazione in wifi e sarà presto disponibile in versioni da 8 e 16Gb (299 e 399 dollari). Per saperne di più è possibile seguire il video illustrativo disponibile sul sito Apple;
- iPhone: il telefono Apple si dota della capacità di usare le musiche archiviate in qualità di suoneria (grave mancanza segnalata dai più nella prima release) e, soprattutto, viene inferto un forte ribasso del prezzo alla versione da 8Gb (da 599 a 399 dollari). La versione da 4Gb rimarrà in distribuzione fino ad esaurimento scorte per poi entrare negli annali e sparire dagli scaffali. Le suonerie costeranno 1.98 dollari: 0.99 per possedere la canzone e 99 centesimi per poterla usare come suoneria (con tanto di editor per tagliare la parte preferita del brano prescelto). Trattasi di un ragionamento che potrebbe lasciare qualche interrogativo e non a caso il sito Apple si affretta a sottolineare come 1.98 dollari è sempre e comunque una cifra minore rispetto alla gran parte dei “ringtones” sul mercato;
- iTunes Wi-Fi store: il music store di casa Apple permette, senza costi aggiuntivi, il download in wifi dei prodotti disponibili sul negozio. Un accordo con Starbucks faciliterà il compito agli utenti in ognuno dei negozi della famosa catena USA, ove potranno navigare gratis. Don Reisinger per il blog di CNet fa però notare una piccola contraddizione di fondo: la rete Starbucks è gestita da T-Mobile, dunque i possessori di iPod Touch navigheranno e vedranno sul proprio schermo il primo rivale di AT&T. «Qualcuno potrà ignorare la cosa ma, statene certi, AT&T no […] Sedetevi e state a vedere la tempesta che sta per arrivare».
iPod Touch: per la musica e per la navigazione
Il calo del prezzo del telefono è la notizia di maggiore spicco, in grado di eclissare anche le ottime potenzialità del nuovo iPod Touch. Il calo del prezzo, infatti, aumenterà considerevolmente il numero di dispositivi venduti, ma al tempo stesso viene creato immediato disagio nei confronti di quanti solo 2 mesi fa facevano la coda per assicurarsi un prodotto di cui sapevano poco e per cui hanno sborsato 200 dollari in più. La loro fedeltà alla mela è stata in qualche modo punita e tale mossa potrebbe rivelarsi un piccolo fastidioso boomerang. La protesta si è immediatamente sollevata sul forum del sito ufficiale ed ora anche gli analisti si chiedono se il ribasso non si possa riflettere in un introito sostanziosamente minore pure al cospetto di un numero maggiore di unità commercializzate.
Il paradosso è consumato: Apple taglia pesantemente il prezzo del proprio prodotto di spicco, ma così facendo genera un clamoroso scontento generale. Secondo Steve Jobs finora le vendite sono andate a gonfie vele, ma se così stanno le cose un ribasso tanto importante (pur se nel contesto di un prodotto sul quale Cupertino aveva un forte margine di guadagno) suona giocoforza sospetto. Si riparte da questa base e dal traguardo del milione di pezzi venduti ormai all’orizzonte.