In nemmeno 24 ore di tempo la NBC, principale rifornitore di video su iTunes, ritira i suoi show dal negozio online e li consegna ad Unbox, un passaggio da Apple ad Amazon che suona come una forte presa di posizione contro le politiche sui prezzi di Cupertino e che potrebbe dare fiducia ad altri partner che si sono lamentati allo stesso modo in passato.
La protesta di NBC riguardava nello specifico la mancata flessibilità nel sistema dei prezzi, un punto sul quale si sono misurate e con forza anche le major discografiche ma sul quale nessuno l’ha mai avuta vinta. iTunes infatti applica una politica molto semplice: tutto (tranne rari casi ben delimitati) ha il medesimo prezzo. i fornitori di contenuti, invece, premono da tempo per applicare almeno altre due categorie di prezzi: uno più basso per le cose più vecchie e meno richieste ed uno più alto per le novità. Ma se per la musica Apple gode di un potere difficile da mettere in discussione, nel mondo del video non è la stessa cosa.
Già in passato la Universal Vivendi ha dovuto ricorrere a misure estreme (rifiutare un accordo in esclusiva) per la mancanza di un possibile dialogo con Cupertino, ma ora il passaggio immediato della NBC nelle braccia di uno dei principali rivali (e la sua partecipazione ad Hulu) è un atto decisamente forte che fa il paio con le dichiarazioni rilasciate: «siamo eccitati dalla possibilità di poter lavorare con un partner che comprende come funzionino le relazioni che si devono instaurare tra rivenditori all’ingrosso e al dettaglio e che lavorerà al nostro fianco alla creazione di nuovi pacchetti da vendere».
Una delle gocce che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stato infatti il rifiuto di Apple di applicare un 30% di sconto a chi acquisti in blocco un’intera serie tv, cosa che è infatti subito disponibile su Unbox. Dall’altra parte invece Apple dichiara che NBC avrebbe aumentato del 150% il prezzo dei suoi show all’ingrosso, cosa che li avrebbe obbligati ad alzare il prezzo al dettaglio fino a 5 dollari l’episodio.