Dopo che Sony ha ridato vita al mercato degli e-book l’anno scorso, vendendoli attraverso Connect, ora anche Amazon comincia a fari i primi passi seri nel settore commercializzando Kindle, un device proprietario ideato specificatamente proprio per la lettura di e-book.
Il punto è che nonostante possa sembrare il contrario, vendere file invece che libri o invece che CD fisici (che necessitano anche di una spedizione) non è di per sè più conveniente per i venditori. I margini di profitto non cambiano molto e, almeno fino ad oggi, un negozio come Amazon non poteva godere del riflusso positivo su altri prodotti delle sue vendite digitali come accade per iTunes e l’iPod. Il problema è che fino a quando i formati rimarranno chiusi e i detentori dei diritti d’autore non saranno disposti a concedere un utilizzo delle proprie opere che sia il più estensivo possibile, il business non potrà mai decollare. Così dopo l’accordo preso per la trasmissione di contenuti video comprati dal video store Unbox su tutti i TiVo, ora Amazon si prepara a fare la medesima cosa per il settore dei libri consentendo il download direttamente su Kindle.
L’oggetto dovrebbe avere un prezzo che si aggira tra i 400 e i 500 dollari, dovrebbe essere dotato di una tastiera per prendere appunti, di una connessione wireless e della possibilità di poter ricevere i feed dei principali quotidiani. Dovrebbe quindi, nei limiti del possibile, essere anche una macchina che consenta la lettura di altri contenuti che non siano necessariamente solo gli e-book scaricati da Amazon.
La principale arma del gigante della vendita (fisica) di libri rimane comunque il suo gigantesco catalogo. Amazon può infatti vantare 40.000 e-book contro i 18.000 in catalogo da Connect di Sony. Tutti i 40.000 del paniere Amazon sono scaricabili e leggibili unicamente su Kindle.