Con l’avvento dei Mac su chip Intel si è aperta una grossa opportunità: la virtualizzazione.
Oltre a Boot Camp, Windows può girare anche virtualizzato. La virtualizzazione permette di far girare contemporaneamente due sistemi operativi con un’interazione quasi totale fra i due sistemi, cosa non possibile con Boot Camp.
Se vogliamo spostare un file da Mac a Win possiamo eseguire un semplice drag and drop. Con Boot Camp invece dobbiamo, per esempio, copiarlo su una chiavetta e riavviare il computer con l’altro S.O.
Nonostante questi pregi, la virtualizzazione ha un difetto: non riesce ad ottenere il 100% delle risorse. Infatti, eseguire contemporaneamente due S.O. comporta una suddivisione della CPU e degli altri componenti, insomma uno spreco di risorse.
Fino a qualche tempo fa, inoltre, Parallels (all’epoca l’unico disponibile) non permetteva l’esecuzione di giochi e programmi 3D. Ora con la versione 3 il supporto è per la quasi totalità delle applicazioni e giochi.
È comunque indubbio che alcuni prodotti possano non funzionare o essere eseguiti con performance non accettabili.
Fusion è arrivato sul mercato dopo rispetto al concorrente ma sembra essere un prodotto completo e con una gestione migliore dell’hardware.
La battaglia fra i due software porterà, sicuramente, enormi benefici a noi utenti. Sempre se siamo costretti ad usare Win!