775 milioni di euro: a tanto ammonta la cifra pattuita da Vodafone e Tele2 per il passaggio degli asset di quest’ultima sotto il controllo della prima. Tele2, nella fattispecie, cede le proprie divisioni italiana e spagnola, due mercati particolarmente difficili all’interno dei quali la presenza dominante dell’incumbent va a soffocare le opportunità dei piccoli gruppi emergenti.
Erano dell’affare anche Fastweb, Tiscali e Wind: Vodafone ha avuto la meglio ed ora potrà sfidare con maggior forza Telecom Italia dopo aver preventivamente ceduto per 65 milioni di euro le attività austriache a Telekom Austria. Il valore aggiunto ottenuto dall’accordo è relativo alle migliori opportunità in una offerta fisso/mobile (oltre ai pacchetti dati) che sappia contrastare le promesse della concorrenza.
In Italia l’operazione porta a Vodafone 2.6 milioni di utenti, 400 mila dei quali usufruenti anche della banda larga su linea fissa. Secondo le stime del Wall Street Journal in Italia entro la fine del 2007 il 44% delle abitazioni sarà dotata di banda larga. I margini di crescita sono ancora forti e Vodafone si inserisce in questo mercato facendo leva sul comune interesse tenuto tanto nel nostro paese quanto nella penisola iberica.
L’operazione, per un paradosso tutto economico, sembra beneficiare soprattutto un gruppo terzo ed estraneo all’accordo: Tiscali, infatti, vola in borsa guadagnando oltre 4 punti percentuali sulla scia di una valutazione che specula sul possibile valore del gruppo in caso di cessione. Applicando infatti al gruppo di Soru lo stesso moltiplicatore usato per la valutazione di Tele2, Tiscali varrebbe il 20% in più di quanto non capitalizzato oggi a Piazza Affari. Per questo motivo sono molte le azioni passate di mano, anche se la salita sembra destinata a scemare in fretta. Secondo quanto spiegato da un analista a Reuters, nel lungo periodo l’accordo non può avere effetti positivi sul mercato Tiscali: «È un concorrente in più. Oltretutto, si tratta di un gruppo che avrebbe potenzialmente potuto acquistare Tiscali».