Prima Napster, poi Snocap, ora la cessione

Snocap, il sistema di distribuzione per file musicali ideato dal fondatore di Napster Shawn Fanning, ha ridotto lo staff interno del 60% nel tentativo di focalizzarsi al meglio sulle strategie da adottare per vendere la compagnia
Prima Napster, poi Snocap, ora la cessione
Snocap, il sistema di distribuzione per file musicali ideato dal fondatore di Napster Shawn Fanning, ha ridotto lo staff interno del 60% nel tentativo di focalizzarsi al meglio sulle strategie da adottare per vendere la compagnia

Snocap, il progetto nato dalla mente del fondatore di Napster Shawn Fanning con l’intento di offrire un approccio realmente nuovo alla vendita di musica sulla rete, si è visto costretto a ridurre il personale interno del 60% passando così da 57 a 26 impiegati.

Il dimezzamento della forza lavoro permetterà all’organico di Snocap di concentrarsi al meglio sulla strategia di vendita della compagnia. «Abbiamo deciso che il decorso migliore e più naturale per la compagnia è di essere parte di una entità più ampia», ha dichiarato il CEO di Snocap Rusty Rueff, «questa settimana, per perseguire tale strategia con efficacia, abbiamo deciso di prendere la dolorosa decisione di ridimensionare il nostro team». Non è ancora chiaro chi potrebbe voler rilevare la società, seppure Susan Celia Swan, una rappresentante della compagnia, abbia dichiarato come «Snocap abbia riscosso l’interesse di molte compagnie».

«Quando si cerca di essere dei pionieri bisogna ricordarsi che i pionieri si prendono le frecce», ha ricordato Rueff. Dopo un iniziale clima di collaborazione da parte delle major discografiche, quest’ultime hanno cominciato a dimostrarsi alquanto scettiche: l’idea di partenza era buona (presentando una piattaforma innovativa per la gestione dei diritti degli artisti indipendenti) ma Fanning rappresentava ancora nell’immaginario delle case discografiche il nemico numero uno e Apple con il suo iTunes aveva ormai monopolizzato il mercato della vendita della musica online.

La compagnia non smetterà comunque di supportare i clienti MySpace acquisiti nel settembre del 2006, i quali potranno continuare a vendere le loro musiche direttamente attraverso le loro pagine web MySpace.

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