Microsoft Unified Communication. Tre parole da ricordare. Perchè annunciate anche qui in Italia (con evento internazionale pilotato da San Francisco), perchè parte di un forte investimento della più grande software house del mondo, perchè coinvolgenti decine di produttori hardware, ma soprattutto perchè rappresentanti una promessa di portata storica: quello che l’email è stata negli anni ’90, la comunicazione unificata lo sarà ora all’inizio del terzo millennio. Microsoft sarà il primo attore del nuovo settore ed attorno a sè ha raccolto tutto un corollario di nomi altisonanti per donare ulteriore rilevanza all’annuncio.
Bill Gates è pronto alla pensione, ma è ancora lui a salire sul palcoscenico per presentare la nuova creatura. Dopo una schitarrata coreografica è sir William Gates a presentarsi sotto i riflettori per contestualizzare il concept Microsoft introducendone le presentazioni tecniche e l’illustrazione complessiva. L’idea di fondo è quella di unire in un sistema solo di gestione tutta la comunicazione aziendale: voce, email, fax, videochiamate, VoIP, tutto in un flusso unico in cui la discriminante sta nella gestione dei vari canali di accesso alla comunicazione.
Fin dai primi minuti del keynote di Gates la sensazione è quella per cui la Microsoft Unified Communication va intesa come un ecosistema fatto di molte soluzioni. Software, innanzitutto, ma nelle quali l’hardware ha una funzione fondamentale che il gruppo di Redmond lascerà soprattutto al cospicuo gruppo di partner (già a decine). Ed è dall’hardware che Gates inizia la presentazione prima di passare la parola a Jeff Raikes, presidente della Microsoft Business Division: RoundTable è un device già noto ai più con cui sarà possibile gestire videoconferenze con più persone compresenti grazie alla visione perimetrale a 360 gradi offerta dal curioso centrotavola firmato dall’azienda di Redmond.
«Identità» e «presenza»: secondo il concetto Microsoft, l’utente è al centro del proprio sistema comunicativo e deve solo scegliere il canale attraverso il quale interagire (con la possibilità di poter gestire il tutto con una password unica). Avere una sola identità da gestire è l’essenza stessa del valore del sistema: trattasi di una facilitazione estrema, di un risparmio di tempo, di una semplificazione organizzativa. Ad oggi i sistemi di comunicazione hanno codici e regole proprie, così che ognuno ha una propria identità su ogni strumento (un numero di telefono, un indirizzo mail, un ID per l’instant messenger, un numero mobile, eccetera): questo tipo di approccio viene ribaltato e la comunicazione mette autenticamente in contatto due entità senza che il messaggio debba forzatamente passare per un canale comune univoco.
Per seguire la registrazione dell’evento è disponibile un video in streaming (100k, 300k, 750k) ed alcune delle slide di maggior rilievo sono state raccolte nell’apposita gallery a fondo pagina.
Con il mondo business al centro delle attenzioni Microsoft, i sistemi tipici degli ambienti lavorativi divengono il baricentro del sistema. Un esempio interessante offerto da Microsoft è relativo all’interazione vocale con la propria casella email e con la propria agenda: pochi comandi permettono di cancellare appuntamenti, ascoltare la lettura della propria posta, eccetera (la funzione vocale è peraltro estesa nelle stesse ore anche alla ricerca sul web tramite Windows Live Search 411, il che indica un espresso indirizzo Microsoft nel cancellare virtualmente lo strumento offrendo l’approccio intelligente più diretto che il corpo umano permette).
In tutto ciò Il Sole24Ore intravede una sfida diretta lanciata verso Skype e tutto il mondo del VoIP tradizionale: «Microsoft promette anche una riduzione fino a circa il 50% del costo medio degli attuali sistemi aziendali che permettono di telefonare attraverso Internet, come il più famoso Skype. Secondo il colosso di Redmond, grazie alle nuove soluzioni di comunicazione integrata, alcuni clienti hanno già potuto riscontrare un significativo risparmio di tempo ottenuto grazie alla maggiore efficienza delle comunicazioni e una riduzione dei costi tra il 25% e il 30% rispetto alle tecnologie di comunicazione tradizionali. In Italia lo hanno già apprezzato aziende come Carige, Telecom Italia, Enel, Gucci, Ferrari e Unicredit». L’elenco si fa peraltro molto più vasto a livello internazionale annoverando nomi del calibro di France Telecom, Virgin, AT&T, Volvo, Boeing, Siemens, Audi ed altri ancora.
Microsoft prevede inoltre di integrare la piattaforma di comunicazione unificata con Office e con tutti gli strumenti di collaborazione di cui l’azienda dispone. La condivisione dei documenti e la collaborazione diretta su di essi diventa dunque un ulteriore punto di applicazione. Sono quattro i vantaggi identificati nell’adozione di un sistema integrato di questo tipo:
- le opportunità emergenti dall’integrazione dei vari canali;
- l’aumentata efficienza delle operazioni, il che si traduce in miglior organizzazione, ottimizzazione dei tempi ed importante vantaggio economico indiretto;
- la sicurezza di un sistema che può essere controllato centralmente, con minore esposizione ai pericoli e con minori possibilità di violazione esterna;
- la possibilità di integrarsi facilmente con ciò che l’innovazione proporrà negli anni a venire.
Il sistema è infatti completamente scalabile ed ogni realtà potrà decidere autonomamente quali moduli integrare nel proprio sistema comunicativo aziendale. Ogni soluzione software è a disposizione fin da ora per una prova gratuita sull’apposito sito web dedicato. Il menu propone:
- Microsoft Exchange Hosted Services;
- Microsoft Exchange Server 2007;
- Microsoft Office Communications Server 2007;
- Microsoft Office Live Meeting service 2007;
La parola passa ora ai partner. Sarà la loro proposta hardware a concretizzare l’arrivo sul mercato del concept Microsoft. Le promesse sono di grande rilievo ed in borsa il titolo se ne avvantaggia immediatamente chiudendo in positivo una giornata difficile per tutto il listino. Non solo: Goldman Sachs promuove Microsoft tra i titoli più affidabili e promettenti per i prossimi mesi, intravedendo buone opportunità per un periodo in cui l’intero mercato del gruppo dovrebbe scalare verso le chimere del famigerato 2008, l’anno in cui si raccoglierà (stando alle promesse più volte ribadite da Steve Ballmer) quanto seminato negli anni precedenti.