Una denuncia mette all’angolo Michael Robertson. Il suo nome è particolarmente conosciuto nell’ambito della musica digitale (e non solo), il suo impegno nel settore è ormai datato e la sua posizione è oggi particolarmente difficile. Le dichiarazioni ufficiali sono al momento limitate all’osso ed il “Michael’s Minute” (l’angolo che Robertson dedica alle proprie riflessioni personali) ignora al momento l’accaduto datando al 10 ottobre l’ultimo post registrato.
Robertson è divenuto un personaggio noto sul web nel momento in cui ha creato, promosso e poi venduto il progetto MP3.com. In seguito Robertson è diventato un anti-Microsoft per eccellenza, ma ha dovuto soccombere a Redmond cambiando il nome del suo Lindows in Linspire. Infine il ritorno alla musica digitale e l’apertura dell’ultimo MP3tunes.
Per un certo periodo Robertson ha anche lavorato fianco a fianco con DVD Jon, il ragazzo che più volte si è fatto beffa delle major e delle loro strategie anticopia. La denuncia comunicata nel weekend giunge dal gruppo EMI, ma anche in questo caso non c’è granchè sul fuoco: si indica in sideload.com ed mp3tunes.com i due siti (sotto il controllo di Robertson) che avrebbero «infranto volontariamente le norme sul diritto d’autore su Internet» (Reuters). La verità è che Robertson ed EMI erano ai ferri corti ormai da tempo ed una nuova circostanza va ad aggiungersi al corollario di sfide legali che le parti hanno già inanellato nel tempo.
Sarcastico Robertson nelle dichiarazioni successive alla comunicazione della denuncia depositata da EMI. Il CEO avrebbe infatti spiegato così il proprio punto di vista: «è veramente una vergogna il fatto che, invece di usare queste tecnologie per migliorare i loro business, ne fanno un nemico». Solo 2 anni or sono ancora Robertson descrisse la pirateria come una male necessario: dopo 2 anni EMI ha trovato il modo per esprimere il proprio dissenso in merito.