Dopo alcune settimane di accesa contrattazione, il produttore di navigatori satellitari Garmin abbandona l’asta miliardaria per l’acquisizione di TeleAtlas, lasciando il campo libero al rivale TomTom. La rinuncia dell’azienda di Kansas City giunge dopo una serrata gara al rialzo che aveva portato TomTom a quotare il fornitore di mappe TeleAtlas alla considerevole cifra di 2,9 miliardi di dollari con un’offerta di 30 dollari per azione. Garmin aveva la possibilità di rilanciare o di abbandonare l’asta, a patto di trovare una buona alternativa per non perdere la propria competitività nel settore.
L’opportunità per l’azienda costruttrice di navigatori satellitari è così giunta da Navteq, con la quale Garmin ha esteso un accordo fino al 2015 per la fornitura di mappe e database geografici per i propri sistemi. L’occasione ha consentito a Garmin di rinunciare all’acquisto di TeleAtlas senza eccessive conseguenze negative per la propria strategia industriale. L’accordo con Navteq, acquisita questo ottobre da Nokia con 8 miliardi di dollari, potrà essere esteso allo scadere del 2015 per ulteriori quattro anni. I grandi movimenti di capitali e di accordi commerciali nel settore del global positioning dimostra l’estrema mobilità e plasticità di un mercato in piena espansione, su cui si addensano gli interessi di numerose e potenti multinazionali.
La scelta di Garmin di ritirarsi dall’asta per TeleAtlas non deve essere considerata come una sconfitta: l’azienda di Kansas City acquista già il 98% delle proprie mappe da Navteq e, rinunciando alla battaglia con TomTom, ha eliminato i numerosi dubbi sull’ipotizzato piano biennale di acquisizione di TeleAtlas, che aveva destato molto scetticismo negli ambienti finanziari. La decisione di Garmin è stata premiata dai mercati azionari, che ha visto salire del 20% il proprio titolo nella giornata di venerdì. Molto più contenuta la reazione su TomTom, le cui azioni si sono attestate a un 3%, mentre TeleAtlas ha raggiunto i 2,75 Euro per azione con un guadagno del 9%. Mentre TomTom pensa alle prossime mosse, la conclusa diatriba finanziaria lascia praticamente intatta la condizione di duopolio nel mercato delle mappe satellitari creato da TeleAtlas e Navteq, ad oggi i primi due veri vincitori nel movimentato settore della navigazione satellitare.