Molti di voi conosceranno già Joost, il programma ideato da Janus Friis e Niklas Zennström (vi dice qualcosa Skype?), ma per chi ancora non lo conosce bene, cercheremo di spiegare meglio alcune funzioni di questo software destinato a diventare leader nel settore.
Joost si basa su un’architettura P2P leggermente diversa dal solito: quando scarichiamo un file da un client di file sharing, questo viene acquisito in modo disordinato per formare poi il file nella sua totalità. Joost invece è stato sviluppato in modo che il flusso video/audio arrivi in pacchetti ordinati per poter usufruire di un video dall’inizio alla fine.
Passiamo alle funzioni vere e proprie di Joost: ultimamente Joost ha raggiunto ben 400 canali e oltre 20.000 contenuti video (dati OnTheToob) divisi in dieci categorie, un record nel settore. I canali possono essere scelti attraverso l’intuitiva interfaccia “Explore” che ne permette una panoramica completa; è ovviamente disponibile un’efficace funzione di ricerca canali. Inoltre è possibile votare il singolo programma, creare una playlist personalizzata o inviare ad amici il link del canale se vogliamo condividerne il contenuto.
Dal menù “My Joost” possiamo personalizzare le impostazioni, invitare amici a usare Joost, aprire la chat del canale per poter dialogare in tempo reale con chi sta guardando il nostro stesso programma, usare la funzione di instant messaging e, soprattutto, a mio avviso funzione molto importante, abbonarci ai nostri canali preferiti grazie a feed RSS.
Secondo la mia esperienza, i difetti maggiori di Joost sono due: le eccessive risorse di sistema impiegate per far girare il programma e la totale assenza di contenuti italiani, ma a questo, si sa, ci dobbiamo abituare.