Dall’appuntamento di presentazione dell’Eee PC in Italia se ne esce con alcune importantissime conclusioni. Innanzitutto: sì, è un bel prodotto, una bella idea, compratene a valanghe. Veramente. Però, ne son sicuro, sono questi i motivi che vi spingeranno all’acquisto. Questi, invece, sono tutti motivi che probabilmente in occasione della presentazione vi avrebbero pesantemente scoraggiati:
- L’Eee PC piace nientepopodimenoche a Marco Predolin. Figura mittica dell’informatica e del web italiano contemporaneo
- L’Eee PC piace moltissimo a Gabriella Golia. Ha solo un problema: non sa bene a cosa serva la connettività wireless. Per fortuna c’è la Panicucci a spiegarglielo sottovoce: “è una roba che c’è nell’aria, che gira intorno a te… che se apri il computer lui la cattura e ti colleghi alla internet” (o qualcosa di simile)
- L’Eee PC è una rivoluzione, che in Italia secondo Cecchi Paone si inserisce nel filone nucleare – digital divide – parental control (tra l’imbarazzo generale del pubblico che non capisce cotanta filosofia per presentare un semplice laptoppino…)
- L’Eee PC è ottimo per le ragazze. Lo dicono due dietologhe molto 2.0: altro che foglietti volanti appiccicati al frigorifero: un bel laptop colorato sul piano cucina è la cosa migliore che possa esserci. Invece che mangiare potete navigare, e la dieta funzionerà alla grande! (risultati entro 30 giorni. Soddisfatti o rimborsati)
- Vuoi mettere avere lo stesso laptop di Gabriella Golia, Federica Panicucci e Marco Predolin?! Soprattutto in un momento in cui è così pesantemente sentito il problema del “digital device“? (non chiedete al sottoscritto di cosa si tratti… i presenti all’evento ancora pare se lo stiano chiedendo…)
Uè, ambasciator non porta pena… si va per sentito dire, che fa tanto Dagospia…