Saranno ore di fuoco le prossime a Wall Street. Le borse di tutto il mondo sono crollate per 48 ore di fila tanto che ormai si inizia a parlare di “orso”, ovvero di vera e propria recessione con tanto di decisa frenata dei mercati finanziari. Tutto viene scatenato dagli Stati Uniti (alle prese con una delle più gravi crisi degli ultimi anni), ove però le prossime ore saranno calde anche per un altro fondamentale motivo: stanno per essere presentati importanti dati trimestrali. La prova del nove, insomma.
L’apertura si preannuncia drammatica. Nel pre-market Microsoft è sotto del 5.6%, Apple del 6.73%, Google del 5.60%, eBay del 6%, Yahoo del 4.23%, Amazon del 6.6%, Intel addirittura dell’8%. Il listino va letteralmente a picco. Il timore è quello di una recessione pesante che non si interromperebbe presto, ragion per cui in molti sono passati alle vendite (anche se in perdita) pur di limitare il danno che potrebbe procrastinarsi ulteriormente nel tempo. Da inizio anno la picchiata è stata tremenda, annullando in un attimo tutti i guadagni accumulati nell’ultimo anno. Ora, toccato il fondo, si inizia a scavare.
I timori sono la reazione emotiva del mercato e mentre il Nasdaq affonda i titoli tecnologici vengono trainati per logica conseguenza. Però le prossime ore sono particolarmente importanti in quanto potrebbero smentire o confermare quello che l’emotività del momento ha suggerito ai vari portafogli. Si inizia con Apple, in serata. Seguirà eBay domani (assieme a Netflix, i cui risultati hanno valore particolare dopo l’annuncio della AppleTV), quindi Microsoft, Nokia e AT&T giovedì. La teoria vuole che Apple abbia dominato la stagione natalizia, eBay si attenda una buona trimestrale e Microsoft inizi a raccogliere quanto di buono ottenuto con Vista, Xbox e famiglia Live.
Teoria contro emotività, ma saranno le cifre a decidere l’orientamento della tendenza. La certezza è per il crollo odierno. Le speranze sono per i numeri di domani.