Secondo l’articolo riportato da Webnews, per l’Italia è l’inizio di un un nuovo modo di fare finanza.
Il termine Finanza 2.0 è già di uso ricorrente: una “finanza personale” che sfrutta le caratteristiche del Web 2.0.
In effetti si parla di una comunità di “social lending” all’interno della quale alcuni membri che ne fanno parte mettono a disposizione il proprio denaro per prestarlo a coloro che ne fanno richiesta.
L’idea sembra rivoluzionaria. Ecco quanto riportato sul sito web Zopa.it:
Invece di aiutare le banche, i tuoi soldi aiutano gente meritevole di credito che li utilizzerà per migliorare la propria vita.
La comunità di social lending di Zopa al momento conta circa ottomila iscritti e oltre un milione di euro offerti. Ma l’obiettivo è ambizioso: raggiungere per il 2011 la quota di 300 mila iscritti e 100 milioni di prestiti erogati.
Maurizio Stella, amministratore delegato di Zopa.it, assicura la totale trasparenza e correttezza precisando che chi mette a disposizione i soldi è soggetto a una verifica dell’identità, che prevede un bonifico di riconoscimento prima di potere essere accettato come membro.
Il beneficiario del prestito, invece, deve avere un lavoro dipendente (anche a tempo determinato o contratto di formazione), autonomo, atipico o da pensione.
Questo nuovo modo di fare finanza ed erogare prestiti riuscirà a dare filo da torcere alle banche?
Suggerirà nuove e moderne forme di investimento per chi vuole ottenere rendite in modo sicuro?