È partita la seconda fase del programma ‘Partners in Learning‘ portato avanti da Microsoft, il quale prevede lo stanziamento di 234 milioni di dollari allo scopo di fornire una informatizzazione di base alle scuole di tutto il mondo. La società spera di riuscire a raggiungere con il suo programma 270 milioni di persone entro i prossimi cinque anni, il triplo di quante ne sono state raggiunte nei cinque anni precedenti. Il denaro verrà investito per fornire programmi di addestramento agli insegnanti, componenti hardware (come ad esempio il Classmate di Intel) e software nelle zone scarsamente sviluppate sotto il profilo tecnologico. «Investire nell’educazione è il miglior modo per aiutare i giovani a sviluppare il loro potenziale», ha dichiarato il presidente uscente di Microsoft Bill Gates.
L’interesse da parte della società per i mercati emergenti si era ben evidenziata lo scorso anno con l’introduzione della “Student Innovation Suite“, un pacchetto contenente Windows XP starter edition, Office e Live Mail Desktop e dal costo di soli 3 dollari. Investire in tale settore equivale infatti a rafforzare nelle persone l’associazione tra il materiale informatico e il marchio Microsoft e scongiurare lo spettro di soluzioni alternative quali l’adozione dei pacchetti open source (Linux in primis). Non bisogna dimenticare infatti come aderire al progetto “Partners in Learning” includa per le scuole «il fatto di adottare Windows», come ha ricordato Orlando Ayala, vice presidente dell’Unlimited Potential Group, parte della divisione educativa di Microsoft.
Trattasi di un approccio che contraddice uno studio presentato alla Commissione europea nel 2006, secondo il quale gli studenti risultano avvantaggiati dall’apprendere competenze informatiche generali piuttosto che nel fossilizzarsi solamente su software proprietari. Nonostante ciò, ben un milione di copie della “Student Innovation Suite” sono state ordinate dalla Russia, 50.000 dal Messico e 150.000 dalla Libia. A Redmond si spera inoltre di ottenere un importante traguardo: raggiungere un miliardo di persone dei cinque che non hanno ancora accesso alla tecnologia entro il 2015.