Steve Jobs ai dipendenti: "Tenete duro!"

Il crollo del titolo Apple ha spinto Jobs a scrivere una lettera ai propri dipendenti. Nonostante l'alone di sfiducia che circonda il futuro della società, Jobs offre il ritratto di una azienda dalle radici forti e da futuro roseo, esortando a non mollare
Steve Jobs ai dipendenti:
Il crollo del titolo Apple ha spinto Jobs a scrivere una lettera ai propri dipendenti. Nonostante l'alone di sfiducia che circonda il futuro della società, Jobs offre il ritratto di una azienda dalle radici forti e da futuro roseo, esortando a non mollare

«Wow… sono stati dei giorni indimenticabili. Le nostre azioni sono state colpite da fattori molto più grandi di noi». Sono le parole che introducono il messaggio contenuto nelle email inviate da Steve Jobs ai propri dipendenti in seguito alla bufera che si è scatenata sul titolo Apple e le cui parole sono state prontamente catturate da AppleInsider. Secondo Jobs, la società ha solide radici e ottime prospettive per il futuro; «credo che gli investitori che resteranno con noi verranno ricompensati non appena il mercato ritroverà fiducia in se stesso», scrive in calce al messaggio il CEO di Apple. «Tenete duro!».

Nessuna falsa illusione e nessuna dissimulazione, ma una attenta riesamina dello stato di salute della società: «come potete vedere, abbiamo superato molte altre compagnie blue chip nel campo della tecnologia», asserisce nel corpo dell’email Jobs, allegando un grafico che confronta l’andamento di Apple con Google, Microsoft, HP e Dell. «Continuo a credere che le nostre basi – le persone eccezionali su cui possiamo contare, la nostra strategia chiara e mirata, la nostra nuova linea di prodotti, i nostri 200 negozi, il nostro patrimonio di 18 miliardi di dollari in liquidità e senza alcun debito, etc., si riveleranno molto utili negli anni a venire».

Il ritratto che emerge dalla email è di una azienda forte e che continua a crescere nonostante la forte penalizzazione subita dal titolo della società in seguito alla divulgazione dei dati relativi all’ultimo trimestre fiscale e alla sfiducia da parte degli analisti sul futuro dell’azienda.

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