Il Wall Street Journal Digital ha annunciato di aver stretto un accordo con Microsoft grazie al quale la società di Redmond diverrà il fornitore esclusivo dei messaggi pubblicitari contestuali e ‘paid search’ che appariranno all’interno del suo network, il quale include The Wall Street Journal Online, Barrons.com, MarketWatch.com e AllThingsD.com. Con tale mossa Microsoft estenderà il suo network pubblicitario a un ampio ventaglio di nuovi visitatori (i portali gestiti dal Wall Street Journal Digital attirano circa 20 milioni di visitatori al mese), mettendo a repentaglio la sovranità di Google nel lucrativo mercato dei messaggi pubblicitari. I siti di Dow Jones vedranno le prime pubblicità targate Microsoft a partire dal primo febbraio, le quali rimpiazzeranno i banner precedentemente forniti da Pulse360 e Business.com
L’accordo offre numerosi vantaggi ad entrambe le parti: se da un lato il Wall Street Journal Digital vedrà un notevole incremento nei guadagni derivati dai messaggi pubblicitari, dall’altro Microsoft potrà espandere il suo network ai siti finanziari e dimostrare la validità della sua piattaforma pubblicitaria. «Pubblicità digitali pertinenti e mirate sono importanti per il nostro business e per la qualità dell’esperienza che offriamo ai nostri utenti», ha dichiarato Gordon McLeod, presidente del The Wall Street Journal Digital Network. «La piattaforma pubblicitaria allo stato dell’arte di Microsoft ci permetterà di potenziare notevolmente i nostri guadagni».
La scalata al mercato della pubblicità online da parte di Microsoft è iniziata ad agosto con l’acquisizione di aQuantive per 6 miliardi di dollari, al quale è seguito in ottobre un l’accordo da 240 milioni di dollari con Facebook. In dicembre è stato il turno di Viacom, con un accordo da 500 milioni di dollari per la condivisione dei loro prodotti e delle iniziative pubblicitarie. Lo scorso mese la società di Redmond aveva stretto importanti accordi con Edgar Online, scalzando i servizi pubblicitari offerti da Google AdSense.
L’accordo si rivela un’arma vincente per Microsoft per due ragioni fondamentali: «innanzitutto, permette di estendere la destinazione del suo network pubblicitario ad un pubblico interessato ai contenuti finanziari», ha dichiarato Brian McAndrews, senior vice president, Advertiser e Publisher Solutions a Microsoft; «in secondo luogo, l’accordo è un chiaro segnale di come la nostra piattaforma pubblicitaria acquisisca sempre maggiore forza».