«Se avete azioni Yahoo, tanti auguri»: l’analisi di The Street è sufficientemente chiara per capire come sia andata la trimestrale Yahoo e quali siano le prospettive dei prossimi mesi per il gruppo. Usando parole di diverso tono, e con orientamento ovviamente improntato sull’ottimismo, lo stesso Jerry Yang conferma la lettura e rinvia al 2009 le speranze di rilancio per il motore di ricerca guidato.
Mentre Google vede crescere la propria fetta di mercato, Yahoo perde appeal tra utenti ed investitori e così i numeri si fanno progressivamente sempre più pesanti (nonostante entrate in aumento tendenziale). A pochi giorni dall’annuncio di nuovi licenziamenti previsti per il prossimo futuro, il gruppo si trova ad annunciare entrate trimestrali da 205.7 milioni di dollari contro i 268.7 di un anno prima: da 19 a 15 centesimi per azione, un capitombolo pesante che pesa immediatamente sul titolo che nel mercato after-hour apre in negativo di 7 punti percentuali e prosegue ulteriormente al ribasso perdendo oltre un decimo del proprio valore di capitalizzazione. Se i numeri rientrano sostanzialmente nelle previsioni degli analisti, però, è la prospettiva futura a spaventare Wall Street.
Da 19 a 15 centesimi per azione, e le previsioni indicano 11 centesimi come proiezione attuale (su entrate per 5.35/5.95 miliardi). Yang non ha troppe armi a disposizione per difendere il gruppo. Il numero uno Yahoo spiega semplicemente che il momento difficile verrà affrontato con impegno, le manovre per la riduzione dei costi di esercizio sono già state annunciate (sostanzialmente consistenti in un alleggerimento della forza lavoro, con nuove assunzioni incentrate sull’investimento in comparti specifici) ed il tutto dovrebbe permettere al motore di ricerca di uscire dal 2008 nuovamente a vele spiegate. Appuntamento al 2009, insomma. Ma in mezzo ci sarà un 2008 particolarmente difficile nel quale Yahoo sarà esposto alle difficili condizioni di un’economia USA a pericolo recessione.