Tempo di novità per l’offerta Live di Microsoft, il pacchetto di servizi online per la creazione, l’archiviazione e la condivisione di contenuti. Dopo una prima fase di test, Redmond rilancia il suo servizio di storage online SkyDrive aumentando considerevolmente lo spazio di memorizzazione per ogni account. Il servizio passa quindi dalla precedente capacità di 1Gb alla nuova versione da 5Gb, presentandosi inoltre al pubblico con tutta una serie di novità intriganti.
Lanciato nel corso del 2007, SkyDrive entra in questi giorni in una nuova fase di beta test aperta a tutti i possessori di account live, hotmail e msn in 38 paesi, tra cui spicca anche l’Italia. Attraverso il portale di Windows Live, gli utenti possono attivare la nuova funzione effettuando semplicemente un accesso. Il sistema consente di caricare file per un uso prettamente privato, oppure aperto a una selezione dei propri contatti attraversi Spaces. Un’ulteriore opzione consente, inoltre, di condividere con chiunque i file desiderati, rendendo SkyDrive una sorta di server per il download di contenuti dalla Rete.
«A partire da oggi, potrete accedere a tutti i vostri file personali, siano essi fotografie di famiglia o documenti di lavoro in qualunque posto voi siate e potrete condividerli con famigliari, amici e colleghi. Questo prodotto è un tassello molto importante dei nostri servizi ed è parte del nostro obiettivo generale di offrire agli utenti i loro file ovunque siano e in qualunque momento» ha dichiarato Jonathan Hulse, manager di Windows Live.
Con pochi clic ogni utente ha la possibilità di caricare file di qualsiasi genere su SkyDrive, a patto che non superino i 50 Mb di grandezza. Il sistema di criptazione dovrebbe assicurare la privacy degli utenti, nascondendo i file da occhi indiscreti, anche se per molti osservatori occorreranno alcuni mesi per testare la reale tenuta del sistema. Nelle ultime settimane, SkyDrive è stato utilizzato da numerosi pirati informatici che, sfruttando il buon nome del dominio live.com, hanno eluso i servizi antispamming invitando le loro vittime a installare file malware caricati nello spazio Web offerto da Microsoft. Fatto SkyDrive, trovato l’inganno.